Nella ricerca si nota, in generale, una tendenza verso prestazioni di consegna leggermente più elevate, in particolare da basse a medie, di cui fanno parte oltre due terzi dei rispondenti.
Il netto calo di organizzazioni di alto livello potrebbe far pensare che molti degli intervistati si trovano in organizzazioni o in team che sono in procinto di stabilire, una cultura DevOps che sta iniziando ad emergere in molti team moderni.
I vantaggi della metodologia DevOps
Normalmente il rilascio di una nuova feature in produzione necessita di un processo manuale e questo comporta, da parte dei team all'opera, il dover ricordare tutte le procedure, i vincoli, le configurazioni, i prerequisiti e i passaggi necessari per poterla pubblicare correttamente senza creare disservizi.
Dato il rischio e i tempi necessari per l'implementazione dei processi questa procedura comporta l'impiego di molto tempo e può causare bug di regressione, disincentivano i team a fare più rilasci, aumentando quindi le possibilità di errori e di problematiche sul prodotto stesso.
Gestire invece il processo di rilascio di un software o di un applicativo in modo automatico, come attraverso la metodologia DevOps, permette non solo di incrementare ma anche di documentare e rendere più efficaci i rilasci stessi riducendo il tempo impiegato in operazioni ripetitive, permettendo alle persone di dedicare tempo prezioso ad attività più strategiche.
Con un processo automatico si possono effettuare velocemente e più spesso - se non durante ogni singolo step - dei rilasci, oltre a ridurre i costi, mantenere una maggiore aderenza alle specifiche del progetto, garantire minori tempi di entrata in servizio di un software o di una piattaforma e minimizzare i fermi dovuti a difetti del software che paralizzano l'intero sistema.
Guardando alla fase strutturale invece, creare le impalcature e le strutture necessarie al rilascio automatico permette di formare e rendere autonomi tutti i team di sviluppo già presenti in azienda e definire meglio le attività di ciascuna risorsa.
Un altro vantaggio derivante dall'adozione della metodologia DevOps è la definizione di processi perfettamente riproducibili nel tempo gestibili anche da personale non strettamente tecnico: l'esempio classico è la realizzazione e manutenzione di ambienti gemelli come potrebbero essere quelli di sviluppo e produzione; in questo caso il DevOps offre la garanzia che a parità di numero di versione i due ambienti siano effettivamente sovrapponibili.
Valutare il livello di automatizzazione, il primo passo per implementare la metodologia DevOps
Stabilire il livello di automatizzazione dei processi è necessario per qualsiasi azienda nel ramo IT, sia essa grande o piccola, con uno o più software oppure ad alto turnover e che abbia molti micro-tool di supporto al business, di cui spesso viene perso il controllo.
"Dopo aver maturato tanta esperienza nell'automatizzare i processi sia internamente a Giuneco che esternamente, abbiamo creato un team di DevOps concentrato per incentivare l'adozione di questa metodologia", spiega Matteo Milani, DevOps Architect di Giuneco (nella foto).
"Attraverso un semplice questionario che i nostri clienti possono compilare in autonomia o con il nostro supporto, rispondendo a domande come: "Riscontrate spesso problemi di regressione?", "Qual è il tempo medio di installazione in ambiente di QA/Dev? E di un ambiente cliente/produzione?".
Le risposte collezionate permettono ai nostri esperti ed esperte di redigere una pre-analisi gratuita dove andremo ad indicare quale sia il grado di automazione dell'azienda secondo la metodologia DevOps e in che modo possa colmare l'eventuale gap.
Questo ci permette di fornire anche una panoramica sui benefici organizzativi ed economici declinati per la realtà in oggetto".
Se l'articolo ti è piaciuto, condividilo con gli amici e colleghi