Tutti i vantaggi della metodologia DevOps
I processi automatici di sviluppo permettono di ridurre i costi, mantenere una maggior aderenza alle specifiche del progetto, minimizzare le interruzioni e definire meglio le attività per rendere autonomi i team di sviluppo
Oggi più che mai le organizzazioni desiderano implementare i processi DevOps, indirizzati alla comunicazione e alla collaborazione tra due divisioni: i gruppi di sviluppo (Dev, da developer) e i gruppi di operations (Ops), spesso con l'obiettivo di fornire valore ai propri clienti in modo più rapido.
Tuttavia, quando vengono interrogate sui risultati, raramente dispongono di dati precisi che consentano loro di stabilire se i processi DevOps funzionano davvero.

L'obiettivo dell'ultimo State of DevOps Report 2022, è proprio quello di esaminare come le capacità e alcune best practice predicano ottimi risultati in ambito DevOps.
Per farlo sono stati presi in esami i risultati più bassi e quelli più alti sulla base delle quattro metriche delle prestazioni di consegna di un software (frequenza di distribuzione, tempi di realizzazione delle modifiche, tempo di ripristino del servizio, variazione del tasso di fallimento) e sulla base di questo le organizzazioni possono essere suddivise in tre cluster: basso, medio e alto.
Considerando, ad esempio, la frequenza di distribuzione di un codice in produzione o del rilascio agli utenti finali, il cluster alto distribuisce su richiesta più volte al giorno mentre il cluster basso una volta ogni sei mesi.
Se si considera invece il tasso di fallimento, il cluster alto registra variazioni che vanno dallo 0% al 15%, fino ad arrivare al 46%-60% per il cluster basso, questo perché i tempi richiesti per la realizzazione delle modifiche da parte di questo tipo di organizzazione sono più dilatati (si parla di circa uno o sei mesi).