Digital Marketing B2B: le tendenze per il 2023
Sergio Brizzo (Across): sarà l'anno dell'Intelligenza Artificiale con ChatGPT, TikTok, i Video Shorts di YouTube e le newsletter Linkedin
Il Digital Marketing è in costante evoluzione e, negli ultimi tre anni, ha dovuto assumere nuove forme per assecondare le mutate esigenze delle aziende, sempre più vicine al mondo digitale. Si assiste quindi alla necessità di introdurre nuove formule e strumenti per assicurare i migliori risultati, necessari per la ripresa di tutti quei brand colpiti da un anno di crisi economica come quello ormai trascorso.
Dati questi presupposti, quali sono, quindi, le principali tendenze a cui assisteremo nel 2023? Ecco le previsioni di Across, Digital Solution Company specializzata nel performance marketing multicanale.
La consacrazione dell'Intelligenza Artificiale
Se ne dibatte da diversi anni, ma il 2023 sarà un momento di consacrazione per l'utilizzo dell'intelligenza artificiale a supporto del digital marketing. Questo perché l'abilità dell'intelligenza artificiale di imparare dagli input umani, unita alla sua capacità di ottimizzare, ha raggiunto nuovi standard, diventando una risorsa indispensabile in svariate aree del marketing, dall'ottimizzazione dei motori di ricerca alla customer retention.
Ciò che sta rivoluzionando definitivamente il settore è ChatGPT, al momento definita come "la cosa non umana più intelligente al mondo".
Non è un caso che abbia fatto gola a Microsoft, che su ChatGPT ha già investito 10 miliardi di dollari. Di cosa si tratta esattamente? ChatGPT è un chatbot sviluppato dalla società di ricerca sull'intelligenza artificiale OpenAI, dotato di una serie di funzioni diverse, tra cui rispondere a domande, risolvere equazioni matematiche, scrivere testi, eseguire il debug e correggere il codice, tradurre lingue, creare riepiloghi di testo, formulare raccomandazioni. In altre parole, ha una vasta gamma di funzioni che hanno il potenziale per semplificare la vita quotidiana di molte persone. Si tratta, quindi, di un modello addestrato su centinaia di terabyte di testo: quasi tutto ciò che è stato pubblicato online. Una vera e propria rivoluzione, grazie alla quale in futuro i motori di ricerca potranno rispondere direttamente alle domande degli utenti, senza bisogno di rimandare ad altri siti.
Tiktok: la sfida sarà utilizzarlo al meglio per il B2B
Oltre alle ormai comprovate potenzialità di attrarre una platea B2C, nel 2023 TikTok sarà un tramite essenziale per intercettare anche il pubblico B2B.
Infatti, una delle difficoltà maggiori della presenza sui social delle aziende B2B è la gestione del tone of voice, poiché spesso il loro core business è legato ad un'offerta di prodotti e servizi tecnici poco emozionali e coinvolgenti. Pertanto, TikTok può essere il social giusto attraverso cui sperimentare una strategia differente, attraverso una comunicazione meno istituzionale, contenuti autentici e più personali.
Sono sempre di più i brand B2B che hanno testato la piattaforma per campagne di marketing e i risultati raggiunti ne hanno confermato il grandissimo potenziale. Ne è un esempio Edenred che - attraverso la sua attività di advertising sulla piattaforma TikTok - ha ridotto il CPL del 25%. Interessante, al contempo, riscontrare come le sue impression siano aumentate di circa 15 milioni in un mese, considerando il target B2B e il fatto che le campagne siano state attivate in modalità dark, ovvero senza che vi fosse un profilo TikTok organico dell'azienda.
Il 2023 rappresenterà, dunque, l'anno in cui il settore B2B uscirà dalla comfort zone della comunicazione istituzionale e si aprirà all'intrattenimento e all'engagement. Infatti, è ormai evidente che TikTok non sia più una piattaforma esclusiva per i giovanissimi ma uno spazio in cui gli utenti ricercano anche informazioni e servizi in chiave ironica e leggera, un campo in cui l'azienda sta investendo particolarmente.
Video Shorts: il nuovo formato innovativo di YouTube
L'incredibile successo globale di TikTok ha portato i suoi competitor a riprendere alcune delle caratteristiche del social sulle proprie piattaforme, e così è stato per gli "YouTube Shorts". Con Shorts, YouTube vuole consentire a creators, musicisti e artisti di produrre e pubblicare video brevi e divertenti usando semplicemente il proprio smartphone.
Si tratta di un'idea semplice ma ingegnosa, che può essere fatta propria non solo dagli utenti finali ma anche da molte aziende: basti pensare che questo strumento genera attualmente 3,5 miliardi di visualizzazioni al giorno in tutto il mondo.
Se le aziende ritengono che YouTube non possa soddisfare i propri obiettivi di marketing con il classico formato video, dovranno ricredersi e iniziare a testare gli Shorts. La bassa capacità di attenzione di oggi, infatti, fa sì che le persone rispondano meglio quando ricevono input brevi e concisi. Grazie alla rivoluzione comunicativa di Instagram e TikTok i video brevi rappresentano quindi lo strumento ideale per coinvolgere la clientela anche su Youtube.
Newsletter Linkedin, nuova opportunità per la brand awareness
È ormai assodato che Linkedin sia il canale principale per fare un'attività di social advertising rivolta al B2B. Infatti, secondo gli ultimi dati risulta essere il 277% più efficace delle altre piattaforme social per generare lead e il canale alla base del 97% delle strategie di B2B marketing. Ma non solo, il 94% dei marketer usa Linkedin per fare awareness in organico, consolidando la propria brand identity e il proprio posizionamento.
Per questo motivo, Linkedin implementa costantemente le funzioni dedicate alle pagine aziendali: l'ultima novità è la newsletter che consente di inviare per mail a tutti i propri follower un contenuto testuale su un determinato topic. Questo permette ad un brand di fidelizzare la propria community attraverso notifiche push, in-app e e-mail e riceverne feedback e commenti in tempo reale.
Attraverso questa nuova feature è possibile porsi come esperti di un determinato settore o argomento, fidelizzare in modo smart ed efficace i propri follower, sviluppare uno storytelling con cadenza personalizzata e ispirare e ascoltare la propria community.
Inoltre, integrando la propria comunicazione social con contenuti riservati e indirizzati ai propri follower si crea un senso di appartenenza e esclusività nella propria fan base.
Sergio Brizzo, CEO di Across