Prepararsi alla volatilità quando l'inflazione incontra la recessione
Aneeka Gupta (WisdomTree): nel 2022 i titoli Growth sono stati penalizzati per le loro valutazioni eccessive. I titoli Value hanno brillato grazie a un'offerta di materie prime limitata e a valutazioni più economiche in un contesto di tassi in aumento
I flussi degli ETF dall'inizio del 2023 hanno evidenziato la preferenza degli investitori per la diversificazione dei portafogli, con un'allocazione maggiore ai mercati internazionali rispetto a quelli statunitensi. Dall'inizio del 2023, gli ETF dei mercati azionari internazionali hanno ricevuto la maggior parte dei flussi in entrata, pari a 20,6 miliardi di dollari, in netto contrasto con gli ETF azionari statunitensi che hanno subito 9,3 miliardi di dollari di deflussi.
Esaminando l'ultimo decennio, le aziende statunitensi hanno superato i titoli internazionali grazie a due dei principali fattori di aumento delle quotazioni azionarie: gli utili e la valutazione. Gli utili rimangono il driver principale per i mercati azionari nel lungo periodo. Se proviamo a pensare a ciò che ci attende, vediamo che le stime di revisione degli utili mostrano una marcata inversione di tendenza per Cina, Giappone e mercati emergenti (EM), mentre gli Stati Uniti e l'Europa sono pronti a vedere un'ulteriore contrazione degli stessi.
La ripresa della Cina rimane l'importante catalizzatore che potrebbe consentire alla sua economia, insieme a quella degli EM e del Giappone, di sovraperformare le azioni globali nel 2023. Con l'8% delle vendite, l'Europa ha la seconda esposizione più alta alla Cina dopo l'Asia-Pacifico (escluso il Giappone). Tuttavia, è importante ricordare che le aziende europee ottengono il doppio dei ricavi dagli Stati Uniti, non dalla Cina, quindi un atterraggio morbido negli USA sarà fondamentale per consentire all'Europa di proseguire il suo rally ciclico.
La battaglia tra titoli energetici e tecnologici
Il settore energetico è reduce da un anno cruciale, in quanto la scarsità dell'offerta e l'aumento della domanda hanno fatto lievitare i relativi prezzi nel 2022. Queste dinamiche non si sono ancora concretizzate nel 2023, tuttavia, a causa della frenesia speculativa nelle aree più rischiose del mercato, prevediamo che i risultati in termini di utili delle aziende del settore dell'energia e la loro performance azionaria su tutta la gamma (tra cui petrolio, gas, raffinazione e servizi) manterranno tale slancio nel 2023. Sebbene gli investimenti nella produzione di petrolio e gas siano aumentati, ci vorranno ancora diversi anni prima che l'offerta globale soddisfi la domanda, continuando a sostenere la narrativa di aumento dei prezzi dell'energia.
Il rischio maggiore per il settore rimane quello di un calo della domanda di energia a causa di una grave recessione. Tuttavia, poiché prevediamo che la maggior parte delle economie affronterà una recessione modesta, tale rischio è meno probabile per il settore energetico. Nel frattempo, l'aumento dei tassi di interesse è stato il fattore chiave della sottoperformance del settore tecnologico lo scorso anno. Continuiamo a osservare debolezza nel settore tecnologico tra rischi crescenti di un picco di globalizzazione, indebolimento degli utili e possibilità di una maggiore regolamentazione.
Valore e crescita nel 2023
I titoli Value tendono ad avere una correlazione positiva con l'aumento dell'inflazione. Nel 2022, l'inflazione elevata è stata una conseguenza prodotta da un aumento dei prezzi delle materie prime, una carenza di manodopera e stimoli fiscali delle economie occidentali, mentre i titoli Growth sono stati penalizzati per le loro valutazioni eccessive. I titoli Value hanno brillato grazie a un'offerta di materie prime limitata e a valutazioni più economiche in un contesto di tassi in aumento. Gran parte di questo si riflette ora sui titoli Value.
La crescita degli utili e l'adeguamento delle valutazioni della maggior parte dei titoli Value dipendono soprattutto dall'aumento dei prezzi delle materie prime o da tassi di interesse più elevati, oppure da fattori al di fuori del loro controllo. Per questo motivo, riteniamo che ci siano ancora opportunità in cui l'offerta limitata, in assenza di un calo della domanda, continuerà a sostenere prezzi più elevati. Ci sono prospettive significative in Europa e in Asia, dove gli sconti rimangono ampi e i divari di valutazione tra i settori sono notevoli. Prevediamo che i titoli Value siano in grado di resistere meglio al rallentamento economico globale. Storicamente, il fattore Value ha dimostrato resilienza durante i periodi di volatilità dei tassi d'interesse.
Aneeka Gupta, Director, Macroeconomic Research, WisdomTree