Il 2022 conferma ottimi risultati per gli investimenti immobiliari capital markets
Claudio Santucci (Gabetti): gli investimenti del mercato corporate raggiungono un volume complessivo di 11,6 miliardi di euro (+25% sul 2021), il secondo miglior risultato degli ultimi 8 anni. Milano è la provincia in cui si localizza il volume più alto
Nel 2022, sul territorio italiano, si è registrato un volume complessivo di investimenti corporate pari a 11,6 miliardi di euro, in crescita del 25% se comparato con il 2021.
Nonostante la frenata atipica del quarto trimestre, risulta essere il secondo miglior anno finora analizzato negli ultimi 8 anni).
Una risposta positiva del mercato malgrado la complessità degli ultimi tre anni segnati dalla pandemia da Covid-19, il conflitto russo ucraino e il cambiamento climatico (quest'ultimo già presente da almeno un decennio nel dibattito internazionale tra gli operatori).

Tutte dinamiche che hanno innescato la crescita dell'inflazione e dei tassi di interesse, rendendo i cicli immobiliari più dinamici e permettendo al mercato di rimanere in territorio positivo, il tutto in un'ottica più attenta al rispetto degli standard ESG e all' efficientamento energetico.
Quasi tutti i settori, infatti, sono stati capaci di trasformare in opportunità i nuovi driver emersi dall'attuale contesto geopolitico ed economico/finanziario, nonché dalle nuove esigenze degli utilizzatori finali.
Secondo Claudio Santucci, direttore capital markets Italia di Gabetti Agency "i diversi settori analizzati si sono dimostrati pronti nell'adeguarsi alle diverse sfide del mercato, performando in modo ottimale nonostante la difficile situazione geopolitica ed economica che stiamo vivendo.
Penso agli uffici ma anche alle nuove forme di ospitalità legate al turismo esperienziale.
Il settore della logistica cresce in parallelo alla domanda di shopping online e si avvicina sempre più al cliente tramite una localizzazione dell'ultimo miglio, che ha permesso a questa asset class di essere ancora più attrattiva per gli investitori.
Il 2023 sarà segnato sicuramente, nella prima parte dell'anno, da investimenti più moderati che seguiranno la scia di ciò che ha anticipato il quarto trimestre del 2022.
Fa ben sperare la crescita del PIL italiano, al di sopra della media europea".

Il settore che ha meglio performato in tutti e quattro i trimestri è stato quello degli uffici, totalizzando nel 2022 un volume di 4,5 miliardi di euro, il 39% del totale investito.
Si tratta dell'asset class che, più di tutte, si è saputa adattare alle nuove esigenze di mercato, delineando non solo un cambiamento strutturale, legato alla modularità e flessibilità, ma anche un approccio più etico e sostenibile dell'edificio e di chi lo vive, attraverso l'adozione dei parametri ESG.
Segue il comparto industrial/logistica che si conferma tra le asset class di maggiore interesse per gli investitori, con un volume di 2,2 miliardi di euro, il 19% del volume complessivo, in lieve crescita rispetto al 2021 nonostante un netto rallentamento di operazioni importanti registrate nell'ultimo trimestre dell'anno.
Questo settore sta sviluppando un interesse crescente verso il contesto in cui è situato, adottando strategie volte alla sostenibilità ambientale: sempre più sono infatti i nuovi progetti che prevedono la costruzione di edifici con certificazione LEED o BREEAM.