Cresce l'interesse per le azioni in Europa, Cina e mercati emergenti
Fabrizio Santin (Pictet AM): l'aspetto maggiormente positivo è la progressiva stabilizzazione delle correlazioni bond-azioni che aiuta le strategie multi-asset
Assistiamo a un'evoluzione positiva sui mercati finanziari a gennaio, con forti guadagni azionari e assestamento dei rendimenti obbligazionari dei paesi sviluppati.
Diversi fattori hanno giocato a favore: registriamo innanzitutto una forte discesa dei prezzi del gas e dell'elettricità sui mercati all'ingrosso in Europa.
Il clima relativamente mite per la stagione permette di risparmiare sulla domanda, scongiurando le ipotesi pessimistiche dello scorso autunno.

L'Europa, in quanto area economica orientata all'export, trae beneficio anche dalla riapertura della Cina: il cambiamento delle politiche di Zero-Covid, che consente maggiore facilità negli spostamenti dei cittadini, renderà possibile un maggior livello di consumi di beni e servizi (come, ad esempio, hotel, ristoranti e turismo).
Occorre tenere in considerazione che i consumi privati in Cina sono all'incirca il 20% in meno rispetto al periodo pre-Covid.
Nel 2022, la Cina è cresciuta di circa il 3%, mentre quest'anno la crescita dovrebbe rimbalzare al 5%, secondo i nostri economisti.
Se la riapertura avverrà senza intoppi, potremo anche assistere a una crescita maggiore.
L'economia cinese (e dei mercati emergenti Asiatici in generale) sono, in principio, i primi beneficiari di questo nuovo corso politico in Cina, ma il ritorno di tensioni geopolitiche nei rapporti con gli USA sta togliendo smalto agli indici domestici, almeno per quanto visto nelle ultime sessioni di mercato.