Sono alcuni risultati della ricerca dell'Osservatorio Blockchain and Distributed Ledger della School of Management del Politecnico di Milano, presentata nel corso del convegno dal titolo "Blockchain & Web3: time to build".
"Il 2022 è stato un anno di estremi per il mondo Blockchain", spiega Valeria Portale, Direttore dell'Osservatorio Blockchain and Distributed Ledger (nella foto).
"Assieme allo scoppio drammatico di alcune bolle e a un deprezzamento prolungato di tutti i crypto-asset, il cosiddetto 'cryptowinter', si è compiuto il consolidamento del lavoro di sviluppo iniziato anni fa, a dimostrazione di una vitalità tecnica e di un pragmatismo ingegneristico senza precedenti.
Oggi, le aziende stanno sfruttando il momento per concentrarsi sulla sperimentazione di progetti Web3, lontane dal clamore mediatico e dalle meccaniche più speculative.
Il mondo Blockchain sta accedendo a una nuova fase: finito l'hype, è iniziato il tempo di costruire".
"Il 2022 è stato caratterizzato da un notevole sviluppo delle piattaforme Blockchain con particolare attenzione all'aumento della scalabilità e alla riduzione del consumo energetico", afferma Francesco Bruschi, Direttore dell'Osservatorio Blockchain and Distributed Ledger (nella foto).
"Ethereum si è modificato, riducendo il consumo nel processo di validazione.
BNB Chain, la principale Blockchain per numero di DApp e utenti attivi, ha creato un vero e proprio standard operativo basato su soluzioni con fee basse, ma meno decentralizzate, e promuovendo lo sviluppo di DApp spesso copiate da altre piattaforme, finanziando ingentemente gli sviluppatori.
Tra le applicazioni più interessanti si segnala l'introduzione da parte di piattaforme "classiche" come Instagram di token nei propri mondi e i crypto-asset sono diventati un'alternativa agli strumenti principali di supporto economico all'Ucraina, consentendo di raccogliere decine di milioni di dollari da piccoli donatori in tutto il mondo".
Internet of Value
Le applicazioni Internet of Value (IoV) riguardano l'utilizzo di criptovalute, stablecoin e CBDC per lo scambio di valore.
Queste soluzioni sono in fase di maturazione e sono in cerca di legittimazione.
Il collasso dell'ecosistema Terra-Luna e il fallimento dell'exchange FTX, avvenuti nell'anno appena trascorso, hanno messo a dura prova la fiducia di aziende e consumatori, contribuendo al crollo del mercato delle criptovalute con un impatto negativo sulle aziende del settore, che però continuano a esplorare questo settore.
Le valute digitali sono anche al centro delle sperimentazioni di Governi e banche centrali che guardano alle CBDC: 59 delle 100 principali banche al mondo hanno attivato almeno un progetto legato all'utilizzo di stablecoin, CBDC oppure a servizi di custodia e di investimento in criptovalute.
Il Digital Euro è a metà della fase investigativa iniziata nell'ottobre 2021: la strada per la creazione di una forma digitale di moneta, legalmente riconosciuta e utilizzabile su piattaforme Blockchain (criptovalute, stablecoin o CBDC), è ancora all'inizio e rimane incertezza su quali saranno gli strumenti che per primi riceveranno la legittimazione necessaria per essere utilizzati dalle aziende nel Web3.
In questo scenario, la regolamentazione giocherà un ruolo cruciale.
Blockchain for business
Un secondo ambito di applicazione è quello dei progetti in cui i processi di business tradizionali vengono replicati utilizzando tecnologie Blockchain.
Le aziende che sviluppano questi progetti perseguono obiettivi di efficientamento dei processi esistenti, utilizzando le tecnologie Blockchain per semplificare l'accesso e la condivisione dei dati (nel 56% dei casi), per garantire la trasparenza e l'immutabilità delle informazioni (38%) o per realizzare processi affidabili attraverso gli smart contract (6%).
Il momento di difficoltà di questi progetti, proseguito nel 2022, non è sintomo del fallimento di una tecnologia, ma piuttosto della complessità di progetti di ecosistema ampi.
Decentralized web
Questi progetti sono cresciuti molto nel 2022, anche grazie al forte hype che si è sviluppato nel 2021 sugli NFT, soprattutto con la creazione di digital collectible.
Sempre più spesso le aziende provano a costruire intorno agli NFT delle strategie di business che includano anche l'accesso a servizi esclusivi o esperienze nel Metaverso.
In particolare, molti attori nel business della moda e del lusso hanno avviato progetti di emissione di asset, sia "phygital", sia puramente digitali, costruendo nuove strategie di business intorno agli NFT.
Anche le applicazioni decentralizzate hanno proseguito la loro evoluzione.
In particolare, le DAO e i sistemi di governance distribuita su Blockchain hanno attirato l'attenzione di aziende tradizionali, ad oggi però, questi modelli decisionali partecipativi e decentralizzati sono utilizzati quasi esclusivamente dalle DApp più mature, come quelle del mondo DeFi.
Le crypto in Italia
Sono 14 milioni gli italiani che hanno già acquistato criptovalute o token, o che dichiarano di essere interessati a farlo in futuro.
Il metodo più usato per entrare in possesso di questi strumenti sono gli exchange di criptovalute (40%), seguiti da ATM di criptovalute (19%) e servizi di wallet che permettono l'acquisto diretto (18%).
Il 52% degli italiani ha utilizzato sistemi indiretti tramite servizi di trading finanziari tradizionali e la propria applicazione bancaria.
Gli exchange di criptovalute sono anche il metodo di custodia preferito da oltre la metà degli italiani, che però utilizzano diffusamente anche non custodial wallet.
I 3 exchange più utilizzati sono Coinbase, Crypto.com e Binance.
Numeri, inferiori, invece, per gli NFT: il 9% degli italiani dichiara di averli acquistati e il 14% intende acquistarne in futuro.
Gli NFT preferiti dagli italiani sono quelli collegati a opere d'arte digitali, avatar e collectible.
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