L'Indice indica una forte correlazione tra l'adozione di cloud ibrido e il progresso nella trasformazione digitale.
Infatti, il 71% degli intervistati ritiene che sia difficile comprendere il pieno potenziale di una trasformazione digitale senza una solida strategia di cloud ibrido in atto. Allo stesso tempo, solo il 27% possiede le caratteristiche necessarie per essere considerato in una "fase avanzata" della propria trasformazione. A cosa è dovuto questo divario? Di seguito un campione di risultati:
Allo stesso tempo, il panorama delle minacce in forte crescita rende complesse la gestione e la difesa di ambienti eterogenei rispetto ai rischi causati da terze parti", afferma Howard Boville, Head of IBM Cloud Platform.
"È dunque fondamentale una strategia di integrazione comune a tutte le parti in gioco per non dover pagare il prezzo causato dal Frankencloud."
"Il valore chiave del cloud per le imprese è l'accesso rapido a tecnologie innovative, fonti di dati e applicazioni necessarie per far fronte alla necessità di trasformare il business.
Nessun singolo cloud è in grado di affrontare tutti i requisiti di un'azienda, è quindi necessario essere in grado di utilizzare e controllare in modo efficace gli asset che caratterizzano il cloud ibrido.
IBM, con il suo focus nel fornire una strategia di cloud ibrido olistica, è ben posizionata per aiutare le organizzazioni ad affrontare le complessità di sicurezza, gestione dei dati e conformità che possono impedire loro di trarre vantaggio dall'innovazione del cloud," afferma Rick Villars, Group Vice President of Worldwide Research at IDC.
Ma l'IBM Transformation Index: State of Cloud del 2022 ha evidenziato anche altri fattori.
Vediamoli
La mancanza delle giuste competenze sta inibendo il progresso del cloud
Quando si tratta di gestire le proprie applicazioni cloud, il 69% degli intervistati afferma che i rispettivi team non dispongono delle competenze necessarie per essere profittevoli.
Questo è un importante ostacolo all'innovazione, con più di un quarto degli intervistati che afferma che la mancanza di competenze e talenti sta ostacolando gli obiettivi cloud delle proprie aziende.
Gli effetti non si fermano qui, in quanto questi limiti impediscono alle organizzazioni di sfruttare il potenziale delle partnership.
Più di un terzo degli intervistati afferma che la mancanza di competenze tecniche li sta trattenendo dall'integrare i partner dell'ecosistema negli ambienti cloud.
Questa sfida è ancora maggiore negli USA, dove circa il 40% ammette la mancanza di competenze e la necessità di talenti specifici, questo dato è leggermente più basso in Europa, dove la mancanza di competenze viene segnalata nel 33% dei casi
L'esposizione alle minacce informatiche è sempre dietro l'angolo, nonostante l'implementazione di tecniche di sicurezza
Sebbene oltre il 90% delle organizzazioni di servizi finanziari, telecomunicazioni e governative che hanno risposto abbiano adottato nuovi approcci e strumenti di sicurezza, come confidential computing, autenticazione a più fattori e altro ancora, persistono ancora delle lacune che impediscono alle organizzazioni di promuovere l'innovazione.
Infatti, il 32% degli intervistati indica la sicurezza come la principale barriera per integrare i carichi di lavoro tra tutti gli ambienti e più di un quarto degli intervistati è concorde sul fatto che i problemi di sicurezza rappresentano un ostacolo al raggiungimento dei propri obiettivi di business nel cloud.
I problemi relativi alla sicurezza possono persino impedire alle organizzazioni di trarre vantaggio dalle partnership.
Poiché le potenziali lacune nella sicurezza di terze parti possono riflettersi su tutta la filiera, secondo gli intervistati la governance dei dati (49%) e la sicurezza informatica (47%) rappresentano le maggiori sfide all'integrazione del proprio ecosistema aziendale nel cloud.
In Europa, il 44% afferma che i rischi di cybersecurity rappresentano una sfida importante per le aziende che vogliono integrare i partner dell'ecosistema aziendale in ambienti cloud
I requisiti normativi e di conformità restano un punto focale che rallenta le attività delle aziende
Con l'aumento delle normative, aumentano anche le sfide di conformità .
Il 53% degli intervistati ritiene che garantire la conformità nel cloud sia attualmente troppo difficile e quasi un terzo indica i problemi di conformità normativa come una barriera fondamentale per l'integrazione dei carichi di lavoro negli ambienti IT privati e pubblici.
Nei servizi finanziari, ad esempio, più di un quarto degli intervistati ritiene che soddisfare i requisiti di settore impedisce il pieno raggiungimento dei propri obiettivi cloud.
Queste sfide riguardano tutto il globo e sono prevalenti soprattutto in Paesi come Singapore, Cina, India e Giappone, mentre in Europa le aziende che riscontrano difficoltà nel garantire la conformità nel cloud si attestano al 30%.
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