Le imprese possono identificare più facilmente gli indicatori di difficoltà finanziaria e intervenire, migliorare la gestione dei clienti e indirizzare gli individui nella scelta di prodotti più adatti a sostenerli, ottenere Insights precise e puntuali sulle caratteristiche reddituali e sintetizzare tutto questo patrimonio informativo in uno score di rischio molto predittivo.
Ma, mentre l'Open Banking può sbloccare la capacità di valutare l'accessibilità e l'affidabilità creditizia nel tempo e prevedere meglio il futuro, non c'è una totale adesione.
Le organizzazioni stanno ancora affrontando alcune sfide per ottenere i dati di cui hanno bisogno per fornire il miglior servizio possibile.
Infatti, secondo una ricerca condotta da Forrester per conto di Experian e documentata nel nostro rapporto "Data, Digitalization, and the Return of Pre-Pandemic Growth", c'è ancora una certa reticenza tra i consumatori a dare a prestatori e imprese l'accesso ai propri dati.
Si avvicina il punto di svolta?
Il report ha rivelato che il 43% dei consumatori è propenso a fornire l'accesso alle proprie informazioni finanziarie, mentre il 53% permetterebbe a una banca o a un istituto di credito di accedere regolarmente alle proprie transazioni bancarie per monitorare le circostanze finanziarie e fornirgli il supporto necessario.
Da un lato, questi numeri sono incoraggianti in quanto le persone mostrano una maggiore disponibilità a condividere le loro informazioni in cambio di benefici a lungo termine, dall'altro rimane comunque una percentuale significativa non ancora pronta a impegnarsi.
Inoltre, emerge che il 62% delle aziende crede di aver bisogno di un maggior numero di dati per alimentare le proprie esigenze di analisi e il 31% identifica la mancanza di dati sufficienti per gli insight come sfida principale.
Si evince chiaramente che c'è del lavoro da fare per sbloccare il potenziale che i dati di buona qualità possono fornire.
La soluzione è duplice.
Bisogna fare di più per incoraggiare l'adozione dell'Open Banking, e spingere su una legislazione aggiornata e migliorata che può aprire la strada a un'esperienza di prestito positiva e produttiva.
Legislazione ed educazione
In Europa, per esempio, le recenti normative dell'Autorità bancaria europea hanno reso le aziende responsabili della valutazione del merito di credito e dell'accessibilità economica per tutta la durata di un prestito, non solo alla sua creazione.
Di conseguenza, il monitoraggio continuo è ora un elemento vitale per assicurare una conformità normativa proattiva.
Il problema qui è ottenere il consenso ricorrente dei clienti per condurre questo monitoraggio in modo efficace.
Al momento, la finestra di consenso all'interno dell'ecosistema PSD2 varia da mercato a mercato.
Quindi, anche se più della metà dei consumatori sono disposti a impegnarsi in un monitoraggio continuo, gli aspetti pratici del sistema attuale non rendono l'esperienza facile da fruire.
Fortunatamente, lo slancio su questo versante sta crescendo e gli enti i regolatori cercano di standardizzare l'ottenimento del consenso ricorrente con una soluzione che lo rinnova ogni 90 giorni.
Un approccio più snello potrebbe convincere alcuni clienti diffidenti a partecipare all'Open Banking.
Tuttavia, per catturare quanti più consumatori - e quanti più dati rilevanti - informarli ed educarli sui potenziali benefici può rivelarsi uno strumento efficace.
La nostra ricerca ha evidenziato che la promozione di benefici come un'applicazione più veloce e il miglioramento delle possibilità di ottenere un tasso migliore o di vedere accolte le proprie richieste spingerebbe le persone a fornire il permesso di accedere alle proprie informazioni finanziarie.
Prepararsi al futuro
Un crescente apprezzamento del valore dei dati e delle opportunità che possono sbloccare è sempre più evidente.
Mentre ci muoviamo verso un mondo in cui ci si aspetta che i prestatori forniscano un'accurata valutazione continua dell'accessibilità e che spendano notevoli budget per digitalizzare l'esperienza del cliente, l'accesso a dati di qualità dovrebbe svolgere un ruolo chiave nella loro strategia per il futuro.
Alessandro Cirinei, commercial strategy director di Experian
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