Pagamenti B2B account-to-account: l'efficienza batte il risparmio sui costi
Giorgio Ferrero (Preta): un aspetto molto apprezzato della modalità A2A è la sua inclusività. Non solo la sua integrazione nei processi aziendali è semplice e conveniente, ma il suo utilizzo si adatta anche alle aziende B2B non attive sul web
Oggi i pagamenti e l'adozione di soluzioni digitali sono in cima alla lista delle priorità per chi gestisce un'azienda, a prescindere dal settore di attività.
A differenza di quanto si potrebbe pensare, la ragione principale che spinge le imprese a utilizzare i pagamenti elettronici non è il risparmio sui costi, bensì l'efficienza generata.
Questo fattore assume particolare rilievo nel B2B, che in Italia conta circa il 75% del fatturato totale delle imprese e nel quale il 55% delle aziende, con fatturato pari o superiore a 2 milioni di euro, è attivo nelle vendite online con un proprio sito eCommerce o tramite i marketplace B2B.

In questo settore, anche in termini di pagamenti e gestione degli incassi, le esigenze delle imprese si differenziano enormemente anche all'interno di una stessa filiera, in quanto diversi sono i prodotti o i servizi offerti, diversi i canali di vendita utilizzati, diverso lo scontrino medio, diverso il livello di digitalizzazione e di familiarità con gli strumenti digitali tra la clientela.
Attualmente gli strumenti di pagamento nel settore B2B più diffusi in Italia risultano essere:
- il bonifico bancario, utilizzato sia in digitale dal 79% di grandi aziende e PMI, sia in forma tradizionale dal 58% del primo gruppo e dal 38% del secondo;
- la carta di pagamento fisica, preferita dal 38% delle grandi aziende e dal 28% delle PMI;
- la RiBa digitale, nel 36% delle grandi aziende e nel 35% delle PMI.
C'è dunque ancora molta strada da percorrere sul fronte della trasformazione digitale; tuttavia, è bene evidenziare che il pagamento elettronico non è automaticamente sinonimo di efficienza.
Nelle vendite B2B, per esempio, in cui il valore dello scontrino medio è più elevato rispetto a quello del B2C, i limiti di importo previsti dalle carte e da altri strumenti innovativi rappresentano una criticità.
Nel caso dei pagamenti tramite carta, vi è inoltre un maggiore rischio di incorrere in casi di frode e procedure di "chargeback" per compensare eventuali addebiti avvenuti senza autorizzazione, una vera piaga per qualsiasi business: soltanto nel 2021, in tutto il mondo, vi sono state oltre 600 milioni di procedure di compensazione.