Per l'eCommerce B2B l'omnichannel è la strategia più efficace
Luca Curtarelli (Alibaba): con la pandemia l'Italia ha visto crescere settori chiave come il Food&Beverage, Machinery e Tessile con richieste soprattutto da Germania, Francia, USA, Svizzera e Regno Unito
La pandemia ha portato a un sensibile aumento nell'uso dell'eCommerce in ambito B2B, e non dà segni di arresto.
Si prevede infatti un trend ancora in ascesa: entro il 2026, gli ordini online dovrebbero pesare il 16,4% del totale in Italia, il 25,3% in Spagna e il 32,6% in Germania.
La crescita dell'eCommerce B2B e la necessaria digitalizzazione delle PMI sono state accelerate globalmente dal contesto di ridotta interazione sociale che ha caratterizzato gli ultimi anni (soprattutto dalla cancellazione delle fiere e dalle restrizioni sugli incontri fra persone), ma anche dall'interruzione delle catene di approvvigionamento.

Proprio le PMI, si prevede, rafforzeranno ancora di più la loro impronta digitale e la visibilità online per raggiungere la propria audience con comodità , anche in situazioni imprevedibili.
E' ciò che emerge da "The Future of B2B eCommerce: Online Platforms", uno studio indipendente di Euromonitor International in collaborazione con Alibaba.com, ha analizzato lo stato dell'eCommerce B2B e raccolto insight e prospettive sul suo futuro, coinvolgendo buyer e seller del settore B2B distribuiti tra Italia, Germania e Spagna ma anche discusso con esperti del settore e stakeholder.
A spingere verso l'eCommerce, caratterizzato da velocità e convenienza, è anche la mancata o debole espansione a livello di infrastruttura classica, che non è avvenuta nonostante la crescente domanda.
Si stima che l'ulteriore capacità di evasione degli ordini a livello globale nella vendita al dettaglio si attesti attorno ulteriori 77,7 miliardi di dollari - un ammontare che troverebbe invece il supporto necessario proprio nell'eCommerce.