Dal covid alla guerra Russia-Ucraina: crescono le minacce informatiche
Domenico Raguseo (Exprivia): in Italia, nel primo trimestre dell'anno, peggiorano i dati della cybersecurity rispetto al 2021. A marzo picco dei danni collegati alla crisi internazionale
Dalla pandemia al conflitto bellico, nuovo e allarmante balzo dei fenomeni di crimini perpetrati sul web nel primo trimestre del 2022, il peggiore degli ultimi due anni.
È quanto emerge dall'ultimo Report sulle minacce informatiche dell'Osservatorio Cybersecurity di Exprivia che, tra gennaio e marzo, registra in Italia 806 casi tra attacchi, incidenti e violazioni della privacy, in forte aumento rispetto alla media dei trimestri precedenti.

Nello specifico, si rileva circa il 78% di casi in più rispetto all'ultimo trimestre del 2021 (quando si verificarono 454 fenomeni), con 213 eventi nel mese di gennaio, 207 a febbraio e 386 a marzo, il mese di maggior impatto in cui i criminali hanno sfruttato la situazione di instabilità internazionale soprattutto legata alla guerra tra Russia e Ucraina.
Secondo l'Osservatorio Exprivia, che prende in considerazione 113 fonti pubbliche, in questi primi mesi del 2022, oltre al banking online e agli acquisti virtuali, che mantengono il primato, tra i pretesti per colpire le vittime emerge la guerra russo-ucraina, con frequenti inganni che si nascondono dietro fake news sul conflitto o false campagne di aiuti umanitari.
Dal Report risulta che tra gennaio e marzo si sono verificati 408 attacchi, 379 incidenti di sicurezza cioè attacchi andati a buon fine, e 19 violazioni della privacy.
Continua, quindi, a crescere velocemente il rapporto tra incidenti e attacchi informatici, alimentando la percezione che, malgrado gli investimenti degli ultimi anni nella sicurezza, gli hacker aumentano e sono sempre più efficaci, provocando danni legati pricipalmente al furto dei dati e di denaro.
"Negli ultimi due anni, gli eventi ad alto impatto politico ed economico e le relative tensioni sociali hanno concesso ai criminali di sfruttare occasioni come il Covid o, recentemente, il conflitto tra Russia e Ucraina per ingannare le vittime, nella maggior parte dei casi a scopo di lucro", commenta Domenico Raguseo, direttore Cybersecurity di Exprivia.
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