BusinessCommunity.it

20/04/2022

fare

Il digitale e la sostenibilità sono diventati argomenti di business

Giampiero Savorelli (HP): le aziende pretendono di lavorare con altre aziende se queste rispettano determinati requisiti, i clienti a loro volta cercano determinati fattori di sostenibilità

Oggi la sostenibilità è un fattore imprescindibile per ogni impresa, a partire dalle più grandi. Lo chiede il mercato e lo chiedono i consumatori. E il mondo del digital non fa certo eccezione. Ne abbiamo parlato con Giampiero Savorelli, Amministratore Delegato di HP Italy.

Il mondo del digitale è diventato davvero pervasivo: cosa avete riscontrato?


Ormai è da due anni che è cambiato il nostro modo di lavorare e l'interazione con le persone. Non è più un trend, è una realtà. Dal punto di vista della trasformazione digitale la pandemia ha determinato un'accelerazione importantissima, è stato anticipato un trend che avrebbe richiesto magari diversi anni. Il PC è tornato centrale. L'Italia ha avuto una richiesta maggiore rispetto a tante nazioni intorno a noi, proprio perché eravamo un po' più indietro. C'è stata una crescita incredibile, ma quello che secondo me resta è l'approccio alla tecnologia, sia nelle nelle case e sia al lavoro, ma anche alle competenze.

Contestualmente cosa significa?


Che le aziende, la PA ma anche noi cittadini siamo diventati più esigenti, però abbiamo anche imparato a risolverci alcuni problemi tecnologici da soli.

E' in atto un costante aumento di quelle che sono le competenze sulla tecnologia, siamo tutti più attenti all'esperienza d'uso, a certe caratteristiche. Siamo diventati più attenti, abbiamo un approccio che viene definito più "moderno" sui computer, sugli smartphone, sulle stampanti, sui software che usiamo quotidianamente. Se pensiamo alle stampanti, oggi fanno cose incredibili e sono diventati strumenti semplici, non serve nemmeno collegarle con un cavo. Prima della pandemia l'esigenza di stampa in casa era quella di qualche documento e di qualche foto, ma se l'ufficio è la casa l'esigenza è cambiata e fa parte di un workflow di quelli che sono i miei processi di utilizzo di un device. Il cloud oggi è diventato lo strumento principale, per salvare documenti, ma è anche un elemento critico per la sicurezza degli stessi. Noi ipotizzavamo determinate cose da anni, la pandemia ha accelerato i processi.

Dispositivi facili e sicuri.


Noi stavamo sviluppando da tempo dispositivi con una massima attenzione alla sicurezza, eravamo pronti, ma nel frattempo le esigenze sono cambiate, come dicevo.

La nuova modalità, che mi piace chiamare "hybrid", ha costretto la nostra ricerca e sviluppo a concentrarsi su altri elementi che prima erano trascurati. Faccio l'esempio delle tastiere dei computer, che oggi devono essere silenziose per non infastidire chi ci sta di fianco. Oppure il reparto audio, diventato fondamentale per la collaboration. Se stampiamo da casa, il tema della sicurezza è fondamentale: da un lato le aziende avevano la tendenza a raggruppare le stampanti per gestire i costi, oggi c'è una proliferazione di dispositivi, nonché si lavorerà in ufficio meno giorni e quindi i carichi cambiano. C'è uno "shift" nel mondo della stampa, con esigenze, sono nati servizi nuovi per la distribuzione degli inchiostri, con un successo per noi veramente enorme. In Italia, il 95% delle aziende ha meno di dieci dipendenti e questa tipologia di aziende sta comprendendo che c'è un vantaggio nel passare dalla modalità di acquisto di un bene a quella di sfruttamento di un servizio. C'è un tema di assistenza, di continuità di prestazioni e anche di sostenibilità ambientale, visto che tutto il processo è gestito, compresa la possibilità di riciclare il dispositivo.


 Abbiamo anche cambiato il packaging dei nostri prodotti, è in atto un cambiamento culturale generalizzato.

Design, materiali, servizi: come sta cambiando il mercato?


Faccio un esempio. Nel 2019 avevamo annunciato un nostro bellissimo PC, l'Elite Dragonfly, veramente un device molto bello, sottile e leggero. Al suo interno aveva una percentuale elevata di plastica che arrivava da quella raccolta nell'oceano e inserita nel ciclo produttivo. Oggi abbiamo molti dispositivi a catalogo che utilizzano queste plastiche riciclate. Prendiamo la plastica addirittura prima che possa finire negli oceani. E riprendiamo i nostri consumabili, come le cartucce a getto d'inchiostro, che per altro hanno una forte componente di materiale riciclato. L'economia circolare è entrata nel mindset di tante aziende e di tante persone, ma noi in HP abbiamo un piano che è nato nel 1957, 20 anni dopo la fondazione dell'azienda. Questo piano si è evoluto tantissimo e si basa su tre pilastri fondamentali: il pianeta, le persone e la comunità. Questo determina le nostre azioni, determina i materiali che utilizziamo, il design dei prodotti, a vari livelli e l'impegno verso le persone, quindi il rispetto dei diritti umani, dei clienti, dei partner, di chi avora in azienda.


Pretendiamo questo anche da chi lavora con noi, chi è fornitore di HP e poi c'è un tema di digital equity.

L'impegno dei dipendenti di HP in questo è sempre stato esemplare.


Sono molto orgoglioso dei nostri colleghi che dedicano il loro tempo per un programma di volontariato, che spiegano agli studenti la trasformazione digitale e la tecnologia, raccontano cos'è un notebook, cos'è una stampante, cos'è una rete e che cosa significa security. Propongono skill tecniche, significa che le nostre persone stanno aiutando questi studenti a essere preparati per il futuro.

La sostenibilità, a qualsiasi livello, oggi è anche un fattore di business?


Assolutamente. Le aziende pretendono di lavorare con altre aziende se queste rispettano determinati requisiti, i clienti cercano determinati requisiti di sostenibilità. La sostenibilità ecologica, ma anche sociale, è un argomento di business, un generatore di business.



Ma non rischia di essere un argomento di moda?


Il rischio c'è, ma faccio un nostro esempio interno, perché è qualcosa di interessante per capire come stiamo cambiando tutti quanti insieme.


In occasione del kick off del 2022, abbiamo chiesto di fare un video su come noi in azienda abbiamo cambiato i nostri comportamenti in funzione della sostenibilità. E' stata una grande sorpresa vedere che tantissimi nostri colleghi non utilizzano, per esempio, confezioni di plastica, come siano attenti alla raccolta differenziata oppure fanno la lavatrice usando dei programmi a basso consumo energetico. E' qualcosa che fa sorridere, ma in realtà si parte da questi piccoli gesti per generare un cambiamento e questo è decisamente in atto. Quando ci sediamo a un tavolo con un cliente vogliamo sentire questi argomenti e loro stessi pretendono che parliamo di questi aspetti. E' un cambiamento evidente e i più giovani sono enormemente più sensibili.


ARGOMENTI: marketing - retail - ecommerce - intelligenza artificiale - AI - IA - digital transformation - pmi - high yield - bitcoin - bond - startup - pagamenti - formazione - internazionalizzazione - hr - m&a - smartworking - security - immobiliare - obbligazioni - commodity - petrolio - brexit - manifatturiero - sport business - sponsor - lavoro - dipendenti - benefit - innovazione - b-corp - supply chain - export - - punto e a capo -

> Vai al sommario < - > Guarda tutti gli arretrati < - > Leggi le ultime news <

Copyright © 2009-2024 BusinessCommunity.it.
Reg. Trib. Milano n. 431 del 19/7/97
Tutti i Diritti Riservati. P.I 10498360154
Politica della Privacy e cookie

BusinessCommunity.it - Supplemento a G.C. e t. - Reg. Trib. Milano n. 431 del 19/7/97
Dir. Responsabile Gigi Beltrame - Dir. Editoriale Claudio Gandolfo


Copertina BusinessCommunity.it