In Italia è sempre più complicato investire
Secondo il Global Business Complexity Index, pubblicato da TMF Group, siamo il 15° Paese più complesso al mondo nel quale investire e il quarto in Europa. Maglia nera per Francia, Polonia e Grecia
Visto che la classifica Doing Business della World Bank non verrà pubblicata per il noto scandalo che coinvolge anche l'ex CEO Kristalina Georgieva, oggi a capo del Fondo Monetario Internazionale, è possibile affidarsi ad altre fonti indipendenti per avere una visione globale di cosa comporta fare business nei vari Paesi del globo.
E l'Italia non ne esce benissimo.
Secondo il Global Business Complexity Index (GBCI), pubblicato da TMF Group, principale società di servizi professionali e finanziari operante in oltre 85 giurisdizioni.

L'Italia è il 15° Paese più complesso al mondo nel quale investire, e il quarto in Europa.
Lo studio analizza le norme, i regolamenti fiscali e lo scenario legislativo in 77 Paesi che rappresentano il 92% del PIL totale e il 95% di investimenti diretti esteri.
In totale, il rapporto si basa su 292 parametri, offrendo dati su aspetti chiave del business: dai tempi che le aziende impiegano per costituirsi, ai requisiti per i benefit dei dipendenti, dalla possibilità di poter velocizzare I processi tramite un uso massiccio del digitale alle regole contabili vigenti e così via.
Rispetto all'anno precedente, il Belpaese ha subito un netto declassamento, passando dalla 36ma posizione del 2020 a quella attuale, in una classifica che vede il Brasile e la Francia come le prime due giurisdizioni contraddistinte dal maggiore tasso di complessità dell'ecosistema normativo. In Europa, oltre che dalla Francia, l'Italia è preceduta solo dalla Polonia e dalla Grecia.

Le cause di un tale posizionamento sono da ricercare nei livelli di burocrazia più alti che nella maggior parte dei Paesi europei. Per esempio, le aziende straniere impiegano un mese per aprire un conto bancario, rispetto alle due settimane della Repubblica Ceca e dell'Ungheria.
Anche il tempo medio necessario per incorporare una società privata è di un mese, mentre nei paesi vicini come la Svizzera e l'Austria ci vuole la metà del tempo.
Inoltre, a seconda del livello di complessità , le aziende che vogliono costituirsi in Italia devono avere a che fare da tre fino a cinque istituzioni diverse, contro le due dell'Austria, o solo una in paesi come il Regno Unito e l'Irlanda. Inoltre è necessario registrarsi presso tre autorità fiscali, al contrario di una sola come avviene in Spagna.
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