Distretti industriali: nel I semestre grande avanzata dell'export
Con un +27,6% il recupero è diffuso a tutti i territori. Tra i settori più dinamici, gli Elettrodomestici, la Metallurgia e l'Agroalimentare.
L'anno si prevede chiudersi con nuovi livelli record
Nel primo semestre del'anno - come emerge dal Monitor dei Distretti Industriali presentato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo - l'export dei distretti industriali ha registrato un balzo del 27,6% a prezzi correnti rispetto agli stessi mesi del 2020, fortemente penalizzati dal lockdown primaverile.
Il confronto con il 2019 evidenzia un progresso dello 0,7% (pari a 474 milioni di euro) e il raggiungimento di nuovi livelli record a quota 64,6 miliardi di euro.

Il recupero è diffuso a tutti i territori: su un totale di 158 distretti monitorati, 101 nel secondo trimestre sono oltre i livelli del 2019.
Secondo Gregorio De Felice, Capo economista Intesa Sanpaolo, "questa fase di crescita rappresenta un'occasione inedita per l'Italia.
I distretti si sono sempre mossi in anticipo, prima del sistema produttivo più in generale.
Speriamo che avvenga anche in questo caso.
I distretti spingono la crescita italiana.
Sono una realtà in cui innovazione e ricerca della qualità sono in molti casi notevolmente intense.
Le PMI sono la punta di diamante dell'economia italiana.
Anche il terziario, fondamentale, è trainato dall'industria manifatturiera e dalle PMI di conseguenza.
Il nostro export deriva da una fortissima diversificazione produttiva in cui poi è rilevante il contributo della PMI italiana (circa 50% contro per esempio il 39% Spagna).

Un risultato dettato da imprese che fanno della qualità e flessibilità produttiva, professionalità e competenze, i loro fattori distintivi".
Come varia l'export tra i settori
Tra i settori distrettuali più dinamici, gli Elettrodomestici (+29% la variazione rispetto ai primi sei mesi del 2019), la Metallurgia (+22,2%, spinta anche dall'aumento dei prezzi alla produzione) e l'Agroalimentare (+14,9%).
Molto positiva anche la performance della filiera delle costruzioni e del sistema casa, con in testa i distretti specializzati in Mobili (+8,2%) e Prodotti e materiali da costruzione (+6,7%), che hanno battuto la concorrenza tedesca (+6,3% e -0,8%).