Age management: come gestire al meglio i team plurigenerazionali
Creare un ambiente e un clima organizzativo che favoriscono la convivenza di più generazioni è cruciale per il business, soprattutto quando gran parte del lavoro si svolge da remoto. E se a guidare i team è una risorsa giovane...
Esiste un modo per riconoscere e valorizzare i punti di forza delle risorse, indipendentemente dalla loro età? Come è possibile far convivere e far lavorare efficacemente persone che appartengono a diverse generazioni? Come bisogna agire per creare un ambiente ed un clima sereni all'interno degli uffici? Quali sono gli elementi chiave affinché un manager, anche se più giovane di coloro che si trova a guidare, possa lavorare bene?
Sono queste alcune delle domande a cui imprenditori e manager dovranno iniziare a rispondere nel prossimo futuro per avere, all'interno dell'azienda, risorse motivate ed allineate.

Si chiama Age Management.
"Molte realtà - dichiara Emanuele Franza, Director di JHunters, brand di Hunters Group (nella foto), società di ricerca e selezione di personale - hanno iniziato a porsi il problema da parecchio tempo ed hanno iniziato a favorire occasioni di incontro (formali ed informali) che possano facilitare l'interazione di colleghi con età diverse, la conoscenza e la collaborazione senza pregiudizi.
Non è un obiettivo facile, anzi: le differenze tra le generazioni ci sono e sono evidenti ed è necessario tenerle in considerazione per muoversi in modo consapevole".
Robert Wendover, Amministratore Delegato del Centro di Studi Generazionali di Aurora in Colorado, evidenzia quattro macro categorie per raccogliere le differenze più evidenti tra lavoratori che appartengono a generazioni diverse:
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