La Brexit è un accordo in costante evoluzione
Panos Koutrakos (City University): anche se il Regno Unito non è più membro dell'UE, il processo della Brexit non è affatto finito. L'accordo è debole e lascia scoperte importanti aree
Dopo la Brexit, quale sarà il futuro del Regno Unito al di fuori del più grande mercato unico al mondo? Lo abbiamo chiesto al Professor Panos Koutrakos, docente di diritto europeo (City Law School, City University of London).
Su quali aree prioritarie, secondo lei, dovrebbe principalmente concentrarsi l'amministrazione di Boris Johnson in termini di commercio e cooperazione con l'UE?
Il Trade and Cooperation Agreement (TCA) è debole e lascia scoperte importanti aree. Aree economiche (come i servizi finanziari) e politiche (come la politica estera, la sicurezza e la difesa). Nella prima, il Regno Unito conta sul fatto che l'UE sia disposta a concedere l'equivalenza ai settori finanziari britannici. Tuttavia, il governo britannico ha considerato la negoziazione di accordi commerciali come una priorita?.

Quanto è favorevole al Regno Unito l'accordo raggiunto con l'UE?
L'Agreement riguarda soprattutto l'autonomia e meno i benefici economici: il suo scopo principale è di assicurare il diritto delle parti in gioco di regolare i loro mercati piuttosto che mantenere un alto grado di cooperazione in una vasta gamma di aree politiche. Questa è stata la principale scelta politica del Regno Unito e questo è il motivo per cui ci siamo ritrovati con un accordo debole che non copre aree politiche significative (come i servizi finanziari) e che complica fattori centrali dell'attività economica (come i viaggi d'affari).
La crisi pandemica in corso potrebbe rendere più facile o più impegnativa un'ulteriore cooperazione tra l'UE e il Regno Unito?
La cooperazione transnazionale è stata fondamentale per lo sviluppo dei vaccini e, quindi, per contrastare la crisi da COVID-19. Tuttavia, ora stiamo assistendo a un certo grado di nazionalismo economico nella gestione della pandemia. Speriamo che ciò non aggiunga ulteriori ostacoli alla futura cooperazione tra Regno Unito e UE.
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