Banche centrali e debito pubblico: ora il mondo gira al contrario
Bert Flossbach (Flossbach von Storch): ultimamente è stata la BCE ad invitare gli Stati a sostenere la sua politica monetaria con le loro politiche di bilancio. Fino a poco tempo fa accadeva l'esatto opposto
"La nostra politica monetaria accomodante ha bisogno del sostegno della politica fiscale, e in questo momento nessuno di noi può permettersi autocompiacimenti". Questa frase giunge nientemeno che dalla Presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde. Leggendo queste righe, si deve inevitabilmente pensare di aver frainteso qualcosa. Perché in genere avviene esattamente l'opposto: sono gli Stati a rivolgersi alle banche centrali per chiedere denaro a basso costo e finanziare più facilmente i propri deficit, mentre le banche centrali esortano gli Stati a gestire i bilanci in maniera oculata.
La BCE chiede sostegno agli Stati
Oggi però è la banca centrale a chiedere agli Stati di approfittare dei tassi bassi per aumentare l'indebitamento e la spesa pubblica. Persino il Fondo Monetario Internazionale, che di norma raccomanda di evitare una deriva incontrollata del debito sovrano, invita i paesi industrializzati a non preoccuparsi per il debito nazionale e investire in infrastrutture approfittando dei tassi bassi e del denaro a basso costo.
Con i tassi zero le montagne di debiti possono essere finanziate senza problemi
Già oggi i livelli di debito pubblico sono ai massimi storici. A fine anno l'indebitamento lordo del Giappone si attesterà probabilmente al più del 260% del prodotto interno lordo, negli USA al ca. 140% e nella zona euro al 100% ca. Almeno in teoria, finché i tassi e i rendimenti dei titoli di Stato rimarranno pressoché nulli, non c'è motivo di temere che i debiti non siano sostenibili nel lungo periodo. Perché a tasso zero si può finanziare senza problemi qualunque deficit e qualsiasi indebitamento accumulato. Negli USA, ad esempio, il disavanzo pubblico dell'ultimo esercizio fiscale chiuso il 30 settembre ha superato i 3.000 miliardi di dollari.
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