IT: cosa aspettarci nel 2021
Danny Allan (Veeam): più cloud e piattaforme per il lavoro a distanza, più attenzione su riservatezza dei dati e privacy e gran uso del machine learning. Aumenterà la spesa del settore
Mancano ormai poche settimane alla fine di questo nefasto 2020 e uno sguardo al futuro può restituire un minimo di fiducia guardando a quelli che saranno i tempi caldi per il prossimo anno. Queste le previsioni di Danny Allan, CTO e Senior Vice President of Product Strategy di Veeam.
Più attenzione alla protezione e alla gestione dei dati provenienti dalle piattaforme di collaborazione in cloud
La forza lavoro distribuita era già un trend in crescita ma, con il COVID-19, c'è stata un'impennata. Molte aziende estenderanno fino a metà dell'anno prossimo la possibilità di lavorare a distanza e, per tale motivo, l'utilizzo di piattaforme come Microsoft Teams e Slack, non potrà che aumentare.
Ciò significa che crescerà l'esigenza di sfruttare la potenza del cloud per archiviare l'enorme afflusso di dati dalle piattaforme di collaborazione. Nel 2021, ciò porterà ad una maggiore attenzione, consapevolezza ed esigenza di protezione e gestione dei dati dei software di collaborazione.
L'hardware è in declino e sarà sempre più soppiantato da modelli software-defined
Le appliance perderanno di interesse man mano che si passerà a modelli software-defined. 10 anni fa, le appliance hanno rappresentato il "giocattolo" su cui tutti non vedevano l'ora di mettere le mani, ma ciò nonostante non hanno avuto la forza necessaria per rimanere tanto quanto era stato predetto. Abbiamo infatti ben presto assistito a un cambio di tendenza verso il backup-as-a-service.
Con la pandemia, il lavoro a distanza ha avuto un impatto sulla modalità di gestione dell'hardware rispetto al 2020 e ciò continuerà nel 2021 quando i modelli software-defined saranno centrali.
Il machine learning si democratizzerà nel cloud intorno ai dati
Le aziende si stanno già rendendo conto delle infinite opportunità derivanti dai dati a loro disposizione.
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