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23/09/2020

sport

Tokyo 2020: saranno le Olimpiadi di più costose di sempre?

 

Lo afferma uno studio del prof. Flyvbjerg di Oxford, secondo cui il conto finale supererà quello dell'edizione di Londra del 2012. E si terranno con o senza vaccino

John Coates vice-presidente del Comitato olimpico internazionale (CIO), ha sgombrato il campo da ogni speculazione riguardo alle Olimpiadi di Tokyo 2020, posticipate di un anno a causa della pandemia di coronavirus: si terranno come previsto nell'estate 2021 "con o senza il COVID-19". Ha inoltre aggiunto che che la rassegna sportiva inizierà il 23 luglio e sarà ribattezzata "i Giochi che hanno conquistato [e vinto] il Covid".

Tokyo 2020: saranno le Olimpiadi di più costose di sempre?

Tanta sicurezza deriva soprattutto una non secondaria questione di carattere finanziario. Infatti, uno studio dell'Università di Oxford afferma che queste Olimpiadi saranno i giochi estivi più costosi mai registrati, con una spesa destinata ad aumentare ulteriormente a causa del rinvio di un anno.
Lo studio, dell'accademico Bent Flyvbjerg, "Regression to the Tail: Why the Olympics Blow Up", afferma che verranno spesi diversi miliardi di dollari in più a causa della sospensione di un anno. Il conto finale supererà quello delle Olimpiadi di Londra del 2012, i precedenti giochi estivi più costosi con 14,95 miliardi.
Quando Tokyo ha vinto la gara nel 2013, gli organizzatori avevano previsto un costo di 7,3 miliardi di dollari.
Il Comitato Olimpico Internazionale, secondo l'Associated Press, ha dichiarato di non aver visto lo studio di Oxford (in pubblicazione in questi giorni) e ha rifiutato di commentare, ma ha fatto riferimento a un altro studio delle università di Magonza e Sorbona, in cui si afferma che ha affermato che i costi di Tokyo erano in linea con altri progetti su larga scala.

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Ma Flyvbjerg ha tenuto il punto, dichiarando che "a loro (CIO) ovviamente non piacciono i nostri risultati, ma è molto difficile contrastare una parte di ricerca rigorosa come questa. Non l'hanno fatto e non possono farlo. La nostra ricerca è un problema per loro. Le Olimpiadi offrono il più alto livello di rischio che una città possa assumere. La tendenza non può continuare. Nessuna città vorrà più organizzarle perché è troppo costoso, causando indebitamenti che la maggior parte delle città non può permettersi".
Vaccino "non richiesto"
Ma non sarà solo una questione di costi. Una task force composta da funzionari governativi, esperti di malattie infettive e funzionari olimpici giapponesi ha affermato che un vaccino non sarà un fattore dirimente per lo svolgimento dei Giochi del prossimo anno.
Il CEO del comitato organizzatore Toshiro Muto ha dichiarato: "un vaccino non è un requisito. Il Comitato Olimpico Internazionale e l'OMS hanno già discusso la questione. Non è una condizione per lo svolgimento dei Giochi. Naturalmente, se uno o più vaccini verranno sviluppati, lo apprezzeremo davvero. E per Tokyo 2020 sarà fantastico. Ma se mi si chiede se questa sia una pre-condizione, per noi non lo è".

Il quotidiano The Asahi Shimbun ha riferito che Kasuhiro Sugita, vice segretario di gabinetto del governo giapponese ha detto: "pur vivendo con il coronavirus, dobbiamo assicurarci che gli atleti possano esibirsi al meglio e il pubblico si goda i giochi in sicurezza. Per raggiungere questo obiettivo, adegueremo i controlli alle frontiere, i test, i sistemi medici e le operazioni delle sedi". Quindi gli organizzatori mirano a giochi con spettatori presenti.



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