eCommerce: in Italia +31% durante il lockdown e crescerà ancora
Parma (Ipsos): per le aziende sono aumentate esponenzialmente le opportunità di vendita sui canali digitali ma di pari passo si è alzata l'asticella della competizione. Il problema della fase di consegna
Dopo un 2019 con un giro d'affari da 48,5 miliardi di euro e l'impennata di acquisti registrata durante il periodo di lockdown, l'eCommerce è l'osservato speciale dei prossimi mesi in Italia. Un'indagine di Ipsos Strategy 3, la nuova divisione di consulenza strategica per le aziende del Gruppo Ipsos, ha tracciato un primo bilancio dell'andamento dello shopping online nel nostro Paese, identificando le tendenze principali per i prossimi mesi.
L'anno Zero dell'eCommerce
L'emergenza COVID-19 e il conseguente periodo di lockdown hanno impresso un'accelerazione senza precedenti alla diffusione dell'eCommerce in Italia. Durante la quarantena lo shopping online è stato adottato da ben 3 italiani su 4, rientrando in breve tempo fra le nuove e più frequenti abitudini della quotidianità del lockdown, preceduto solo dal tempo passato con familiari e amici, sui media o dedicato agli hobby nel tempo libero.
"Il COVID-19 ha avuto un impatto epocale sull'eCommerce italiano, che non ha paragoni negli altri Paesi europei", ha commentato David Parma, a capo della Divisione Strategy 3 in Italia. "L'Italia è il Paese in cui la frequenza delle pratiche di shopping online è aumentata di più negli ultimi mesi, segnando addirittura un +31%. Si tratta di un dato quasi doppio rispetto a Francia (+16%) e Regno Unito (+18%), paesi dove eCommerce in fase più matura hanno avvertito meno il fattore lockdown. Per chi fa business oggi l'eCommerce è passato da nice-to-have a must-have nell'arco di pochi mesi".
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