3. Determinazione degli effetti sul calciomercato.
1) Analisi delle variabili che influenzano le dinamiche del player trading
Dall'analisi di EY del player trading, nei 5 principali campionati europei, emerge un saldo negativo tra acquisti e cessioni, ciò implica il ricorso a fonti accessorie per alimentare il mercato (in altre parole le squadre non riescono ad "autofinanziare" i propri acquisti attraverso le cessioni).
Considerando la media delle ultime 5 stagioni (dal 2015/16 al 2019/20) il saldo tra acquisti e cessioni è negativo: 5 mld di euro di acquisti vs. 3,8 mld di cessioni.
Il delta di 1,2 mld identifica perciò il ricorso a fonti accessorie che le squadre utilizzano per finanziare il calciomercato. Queste sono identificabili in:
- Surplus della gestione operativa (derivante da ricavi operativi superiori ai costi operativi - condizione molto difficile in Serie A);
- Ricorso a debiti verso banche e istituti creditizi;
- Versamenti da parte dei soci.
Questa situazione di squilibrio è ricorrente e costante negli anni, infatti il rapporto tra gli acquisti di giocatori e le fonti di finanziamento accessorie degli ultimi 10 anni nei 5 principali campionati europei, è stabile attorno al 4X.
Per testimoniare l'effettiva dipendenza del calciomercato da tali risorse accessorie è stata analizzata la correlazione tra il loro ammontare e il valore degli acquisti: queste risultano fortemente correlate in senso positivo (R2 = 0.93).
Analizzando la Serie A nel dettaglio, tali considerazioni valgono alla stessa maniera, infatti, negli ultimi due anni, il rapporto tra acquisti di giocatori e fonti di finanziamento accessorie risulta in linea con i "Big5" (stabile a circa 4x).
2) Individuazione delle variabili impattate dal virus e dalla crisi finanziaria ad esso legata e quantificazione degli impatti associati
Avendo definito le "risorse accessorie" come il volano del player trading, sono stati analizzati gli impatti che il COVID-19 e la crisi finanziaria ad esso legata avranno su tali risorse.
La crisi economica avrà un impatto negativo su diversi settori e, di conseguenza, anche sulla possibilità di spesa dei soci per il finanziamento delle loro squadre. A tal proposito, in linea con la contrazione del PIL Italiano (primo semestre), si stima una riduzione di circa il 10% nei versamenti dei soci.
Le squadre di Serie A subiranno, per effetto del COVID-19, una riduzione di cassa nella stagione 20/21 (circa 400 mln di euro) principalmente imputabile alla contrazione dei ricavi da ticketing e da sponsor. Tuttavia, l'impatto sarà parzialmente mitigato da riduzioni di costo che le squadre riusciranno ad ottenere soprattutto grazie a saving sugli stipendi dei calciatori (quali spalmature dei contratti e riduzione dei bonus) e al contenimento delle spese organizzative per le partite giocate a porte chiuse.
Pertanto, considerando quanto sopra, dai 350 mln di fonti accessorie del 2019/20, la prossima stagione vedrà una contrazione di tale budget che si stima sarà di poco al di sotto dei 100 mln.
3) Determinazione degli effetti sul calciomercato
Tale riduzione di risorse, alla luce della relazione sopra analizzata, comporterà una riduzione anche degli investimenti in giocatori da parte delle squadre, che quindi si stima saranno circa 400 mln di euro (70% in meno dell'anno scorso).
La contrazione del budget disponibile per operazioni di calciomercato costringerà i club a concentrarsi prioritariamente sugli acquisti necessari, offrendo eventualmente anche prezzi inferiori in base alle disponibilità finanziarie.
Nella stagione 19/20 solo il 36% delle operazioni onerose in Serie A sono state individuate come "necessarie" da un punto di vista tecnico per affrontare la stagione. Considerando la contrazione delle risorse disponibili e la necessità per le squadre di serie A di dover effettuare lo stesso numero di operazioni definite "necessarie", si stima che queste dovranno essere effettuate con un valore medio inferiore del 23% rispetto al prezzo medio delle operazioni della stagione 19/20.
Tutto ciò considerato, e considerando anche gli scambi onerosi, il calciomercato 20/21 della Serie A vedrà una riduzione di circa il 20% in termini di numerica delle operazioni con un controvalore complessivo che raggiungerà circa 830 mln di euro (-40% vs 19/20).
Secondo Stefania Radoccia, EY Med Markets and Accounts Leader, "anche il calciomercato della stagione 2020/21 sarà impattato dal COVID-19 in termini di investimenti e di numero di operazioni. Dalle analisi di EY sulle attività di player trading dei club di Serie A emerge che, in condizioni normali, i club non sono in grado di autofinanziare i propri acquisti attraverso le cessioni, e per tale motivo hanno fatto costantemente ricorso a fonti di finanziamento accessorie - quali surplus gestione operativa, ricorso a debiti, versamenti soci - per finanziare il calciomercato. L'attuale crisi economica, oltre ad avere impatti sull'operatività del business delle squadre, limiterà ulteriormente queste fonti di finanziamento - passeranno da circa 350 mln di euro delle ultime due stagioni a circa 100 mln - comportando inevitabilmente una diminuzione degli investimenti rispetto all'anno precedente, che si stima sarà di circa il 40% (850 mln vs. 1400 mln). Ciò sarà il frutto di un effetto combinato di una riduzione dei prezzi (-25% per le operazioni onerose, senza ipotesi di scambi) e del numero di trasferimenti (-20% complessivamente)".
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