L'internazionalizzazione come valore aggiunto per le PMI
Canaccini (SistemaItalia): puntiamo a centralizzare competenze complementari di imprenditori di vari settori, mettere a fattor comune esperienze, contatti, relazioni e conoscenza dei mercati mondiali per favorire sinergie comuni
Con la pandemia da COVID-19 che fa crollare la produzione industriale, c'è un'iniziativa che guarda al futuro, quando finalmente si potrà tornare alla normalità degli scambi commerciali. Puntare sull'internazionalizzazione per le PMI, attraverso un vero gioco di squadra, potrebbe essere la soluzione migliore per una ripresa in tempi brevi. Ne abbiamo parlato con Uberto Canaccini fondatore di SistemaItalia e CEO di CEG Elettronica Industriale S.p.A.
Qual è l'idea dietro a SistemaItalia.it?
L'idea nasce dall'esperienza sul campo. Nel 1976 ho fondato CEG Elettronica Industriale, società che è cresciuta nel corso degli anni, affacciandosi ai mercati internazionali e divenendo oggi punto di riferimento e leader nell'ambito dell'elettronica industriale. Partendo da zero, siamo stati tra i primi a raggiungere mercati nuovi come il Kazakistan, il Sud Corea, la Russia, gli Emirati Arabi, l'Arabia Saudita. Negli ultimi venti anni ho avuto la possibilità di viaggiare molto, conoscere Paesi e società all'estero: sono entrato in contatto con tantissime realtà attive in ambiti quali: Oil&Gas, energia, infrastrutture, trasporti ferroviari ed energie rinnovabili.
I nostri clienti a livello internazionale sono compagnie e General Contractor. L'80% del nostro fatturato è realizzato all'estero e l'internalizzazione è nel nostro DNA. Ecco, l'idea è maturata nel tempo: da diversi anni ero consapevole che il mercato è il mondo, e lì cercavo sempre nuove opportunità.
Ho visto che le nazioni che realizzano impianti hanno interesse e volontà che le aziende estere diventino locali, sviluppino all'interno del territorio una presenza strutturata. Oggi, per rispondere alla drammatica situazione venutasi a creare dopo la diffusione del COVID-19 e aiutare concretamente le imprese italiane in questo difficile momento, ho deciso di mettere a disposizione del Paese la mia esperienza e i miei canali all'estero e lanciare la piattaforma SistemaItalia.it. Tutto il know how, l'esperienza sul campo, la rete di contatti e conoscenze, sono gli elementi chiave che mi hanno portato a intuire e immaginare SistemaItalia: un motore per far ripartire l'economia del Paese e un'occasione per le imprese e operatori esteri per tornare a focalizzarsi sul nostro Belpaese.
In questo periodo di prova per tutti i settori ho capito che, solo unendosi, le piccole e medie eccellenze italiane possono fare rete e accedere insieme alle grandi opportunità di business internazionali.
L'Italia può ripartire con il piede giusto, mostrando la verve imprenditoriale che ci rende unici. Insieme con tutti gli imprenditori, che già hanno aderito a SistemaItalia, vogliamo dare un aiuto e una risposta concreta alle PMI.
In un momento economico come questo, qual è il valore aggiunto per l'internazionalizzazione?
In questo specifico frangente storico, mostrare con tutte le forze le potenzialità delle piccole medie imprese italiane è il punto di partenza. L'innovazione tecnologica, le idee, la capacità di trasformare in pratica le idee e l'R&D sono nel DNA delle PMI: il punto è che queste non hanno la giusta visibilità e opportunità di espandersi nel mondo, da sole. SistemaItalia punta proprio a centralizzare sotto un'unica regia competenze complementari di imprenditori di vari settori, mettere a fattor comune esperienze, contatti, relazioni e conoscenza dei mercati mondiali per favorire sinergie comuni. Dal punto di vista dei mercati esteri, i grandi attori come General Contractor, EPC Contractor, buyer e aziende nell'ambito del Food and Beverage avranno a disposizione, grazie a Sistema Italia, un ventaglio di aziende che rappresentano un plus per investire in Italia.
Mettendosi insieme, e grazie all'esperienza di chi i mercati internazionali li conosce, facciamo sì che grandi imprese intuiscano le occasioni e supportino le piccole medie imprese a crescere.
Quale potrebbe essere l'evoluzione delle nostre imprese in questa fase economica mondiale e che ruolo può giocare essere imprese italiane?
Le imprese italiane hanno il marchio distintivo dell'eccellenza, in svariati settori. Tanto che il ?Made in Italy' rappresenta un valore indiscutibile agli occhi delle grandi potenze internazionali. La carta vincente per competere su scala globale è essere uniti. La vena imprenditoriale ci dà la spinta per guardare al futuro con forza e volontà di crescere. Con gli strumenti, le competenze e la rete di contatti si può incrementare la possibilità di confrontarsi con altre realtà e concorrere per le grandi commesse estere. Vogliamo costruire un polo d'eccellenza italiano che sia in grado di competere con le grandi multinazionali. La globalizzazione è e sarà sempre più il driver fondamentale.
Dall'estero guardano con molta attenzione all'Italia e fanno il tifo per noi.
Pian piano l'economia ripartirà, con tempi differiti da area ad area ci dovremo confrontare con un mondo diverso. Il futuro consiste nel creare insieme join venture all'estero, delocalizzare le attività per essere noi stessi compartecipi dello sviluppo nei vari Paesi che vogliono espandersi. Non basta progettare e realizzare un impianto all'estero, bisogna esserci e contribuire al futuro in loco. In una mondo post-pandemia dovremo fare della saggezza, dell'equilibrio e del coraggio i nostri punti di forza. Dobbiamo iniziare una vera rivoluzione, che sarà la chiave per riscrivere il nostro futuro.