Nespoli (Prysmian): decisionalità, velocità di azione, vicinanza e capacità di sdrammatizzare sono le competenze chiave in questo momento per manager e HR
In meno di una settimana il lavoro si è trasformato, adattato, evoluto. Se, infatti, fino a qualche tempo fa la discussione era quanto smartworking concedere, oggi il problema è esattamente opposto: quando non lo faremo più?
''Sto provando a trovare qualcosa di positivo in questa esperienza che tocca tutti noi molto da vicino - dichiara Maura Nespoli, VP Global Talent Acquisition, Talent management and People development di Prysmian Group - partendo proprio dal mio lavoro quotidiano che ha insiti multi-culturalità e globalità. Oggi siamo tutti lockdown ed è estremamente importante mantenere vivo il senso di appartenenza, anche attraverso Skype call con i colleghi o i vari interlocutori in giro per il mondo, ognuno dei quali diviso e chiuso nel perimetro della propria abitazione, ma unito dalla stessa forte esperienza emozionale''.
L'elemento emotivo costituisce un incredibile motore per mantenere la macchina on track e, in un momento dove le connessioni telefoniche e via web sono l'unico elemento di contatto, ancora di più. Ed è proprio questo l'elemento su cui spingere e lavorare: la normalità si modifica, si può trasformare e più viene resa tale e più gli altri la percepiranno come nuova normalità. Oggi la normalità è questa. E il ruolo degli HR è quindi quello di far sentire le persone, il team e i gli stakeholders parte di questo nuovo modo di vivere, almeno dal punto di vista professionale, che continuerà ad avere loro al centro.
E' diversa da prima? Richiede altre skills? Indubbiamente sì. Richiede gestione dell'emotività, una maggiore flessibilità e creatività nel leggere e ridefinire situazioni, nel saper prendere il giusto distacco dalle parole riuscendo a stare più sul contenuto che sulle interpretazioni, cosa non semplice quando si perde l'aiuto del contatto fisico e spesso visivo con le persone.
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