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25/03/2020

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Italia al decimo posto mondiale nelle richieste di brevetti

Campinos (EPO): le richieste mostrano una tendenza chiara e stabile al rialzo, a dimostrazione che le società italiane continuano a riconoscere l'importanza, ai fini dell'innovazione, degli investimenti in Ricerca e Sviluppo

C'è un'Italia che cresce e si distingue per inventiva, creatività e tanto, tanto impegno. Magari non è visibile sui media, ma è facilmente identificabile sulla base delle statistiche pubblicate nell'Indice dei Brevetti 2019, le domande di brevetti inoltrate dal nostro Paese a European Patent Office (EPO). Le richieste sono cresciute dell'1,2%, registrando così una performance migliore sia rispetto all'anno precedente (+1%) che alla media europea dei 28 Paesi UE (+0,9%). Nel 2019, società e inventori residenti in Italia hanno inoltrato 4.456 richieste di brevetti, proseguendo così un trend positivo che continua ormai da cinque anni e che ha portato, in questo arco di tempo, ad una crescita complessiva pari al 22% dal 2014.
Nel complesso, European Patent Office ha ricevuto richieste (che rappresentano un nuovo record assoluto) per più di 181.000 brevetti nel 2019, con un aumento del 4% rispetto al 2018. Di queste, solo il 45% delle domande era di provenienza dei 38 Paesi aderenti all'EPO mentre il 55% arriva da altre aree. I primi 5 Paesi per numero di richieste sono gli Stati Uniti (25% del totale), la Germania (15%), il Giappone (12%), la Cina (7%) e la Francia (6%).


L'aumento delle richieste lo scorso anno è stato sostenuto soprattutto dalla crescita robusta della Cina, degli Stati Uniti e della Corea del Sud. Altro trend inconfutabile sembra essere l'ascesa delle richieste di brevetto nei settori della Comunicazione digitale e del Computer Technology, che riflettono l'importanza in rapido aumento delle tecnologie correlate alla trasformazione digitale.
Secondo António Campinos, Presidente di EPO, "essendo cresciute per cinque anni di fila, le domande di brevetto italiane confermano una tendenza in netto apprezzamento. E' la conseguenza degli incessanti investimenti a lungo termine nei settori della Ricerca e Sviluppo nonché del ruolo chiave giocato dai brevetti nell'incentivare la capacità delle imprese italiane di innovare e rimanere competitive. La forza del settore dei Trasporti e l'elevata crescita nelle richieste di brevetti in altre aree come quelle dei macchinari speciali dimostrano quali sono le specialità nelle quali l'Europa è particolarmente forte".
Con 378 richieste a EPO, quello dei Trasporti (al quale sono ascrivibili numerose richieste di brevetto provenienti dall'Automotive) è diventato, per il secondo anno consecutivo, il primo settore tecnologico per le imprese italiane, benchè segni un decremento del 4,8% rispetto alla crescita superlativa (+21%) messa a segno nel 2018.

A dimostrazione di ciò, le imprese italiane nel loro complesso hanno inviato il 4% di tutte le richieste inerenti i Trasporti, facendo dell'Italia il terzo Paese europeo in questo ambito, dopo la Germania e la Francia. Pur tuttavia, la crescita più marcata registrata all'interno dei settori a maggiore tasso di tecnologia è attribuibile ad "Altri Macchinari Speciali" (+23,9%), un'area che copre tutta una gamma di tecnologie come le macchine utensili e le stampanti in 3D. Le 321 richieste italiane in questo settore rappresentano il 5% (rispetto al 4% del 2018) di tutte quelle pervenute a EPO in questo campo e rispecchiano la quota più importante ricoperta dall'Italia all'interno dei dieci settori tecnologici principali.

G.D, Pirelli, Prysmian sono le prime tre società italiane per richieste

Con 47 richieste, G.D. si è rivelata la società italiana più attiva nella domanda di brevetti presentati a EPO, seguita da Pirelli (46), Prysmian (46), Chiesi Farmaceutici (42), Saipem (37), Leonardo (30), Istituto Italiano di Tecnologia IIT (27), Ansaldo Energia (25), Brembo (20) e Telecom Italia (20).

Da notare che le società tra le maggiori richiedenti brevetti come CNH Industrial NV, STMicroelectronics NV, Fiat Chrysler Automobiles non appaiono in questa classifica in quanto domiciliate nei Paesi Bassi e non in Italia.

La Lombardia scala le classifiche delle prime regioni europee

La regione Lombardia rappresenta la dodicesima regione europea per richieste a EPO, scalando così una posizione dallo scorso anno quando risultava tredicesima grazie ad un aumento del 6,2% nel numero di richieste. La Lombardia cresce anche nella quota-parte di tutte le domande italiane (da 31,9 a 33,5%) confermandosi così come la prima regione del nostro Paese anche per numero di brevetti richiesti. La Lombardia è seguita dall'Emilia Romagna (con una quota del 16,7%) e dal Veneto (per il 12,9%, con un calo del 3,2% rispetto lo scorso anno). Queste tre regioni rappresentano più del 60% di tutte le domande di brevetto italiane a EPO. L'incremento regionale più significativo si è avuto in Calabria (+53,8%) e in Sicilia (+37,5%), sebbene i numeri qui siano ancora piccoli, e in Trentino Alto Adige (+31%).


Nella classifica per città, Milano svetta con il 21,1% di tutte le richieste italiane, precedendo Torino (6,9%), Bologna (6,8%) e Roma (4,5%).

Tecnologia 5G e Intelligenza Artificiale i motori che spingono le richieste di brevetti a EPO

Tra i principali settori tecnologici, la Comunicazione digitale per la prima volta in dieci anni ha conquistato il primo posto in termini di numero di richieste pervenute: con il 19,6% di crescita sull'anno precedente, ha preceduto la Tecnologia medica (+0,9%) che dal 2006 rappresentava il settore a maggior intensità di brevetti.
Nella Comunicazione digitale, che include tecnologie che sono cruciali per implementare le reti di quinta generazione (5G), le domande provenienti da Cina, Stati Uniti ed Europa si equivalgono sostanzialmente, rappresentando ciascuna circa un terzo del totale. A contribuire maggiormente alla crescita del settore (con un incremento del 64,6%) sono le aziende cinesi. Il Computer Technology, con +10,2%, rappresenta il secondo settore a maggiore incremento di domande nel 2019: qui il fattore di crescita è stato l'incremento delle domande relative all'Intelligenza Artificiale.


A farla da padrone con il 14,6% di domande in più rispetto all'anno precedente sono gli Stati Uniti, che contano per circa il 40%, seguiti dai 38 Paesi membri di EPO (+9,3%) con una quota del 30% circa e dalla Cina (+18,7%) che ha una quota di poco superiore al 10%.

Huawei guida la classifica delle società

La classifica delle società riflette altresì l'importanza crescente delle tecnologie digitali. Con 3524 domande, Huawei è stata in assoluto la società con il più alto numero di richieste presentate a EPO nel 2019. Samsung si è posizionata al secondo posto mentre LG è arrivata terza. Le due società coreane sono tallonate dall'americana United Technologies e da Siemens, che, arrivata prima lo scorso anno, nel 2019 si è posizionata al quinto posto.


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