Campinos (EPO): le richieste mostrano una tendenza chiara e stabile al rialzo, a dimostrazione che le società italiane continuano a riconoscere l'importanza, ai fini dell'innovazione, degli investimenti in Ricerca e Sviluppo
C'è un'Italia che cresce e si distingue per inventiva, creatività e tanto, tanto impegno.
Magari non è visibile sui media, ma è facilmente identificabile sulla base delle statistiche pubblicate nell'Indice dei Brevetti 2019, le domande di brevetti inoltrate dal nostro Paese a European Patent Office (EPO).
Le richieste sono cresciute dell'1,2%, registrando così una performance migliore sia rispetto all'anno precedente (+1%) che alla media europea dei 28 Paesi UE (+0,9%).
Nel 2019, società e inventori residenti in Italia hanno inoltrato 4.456 richieste di brevetti, proseguendo così un trend positivo che continua ormai da cinque anni e che ha portato, in questo arco di tempo, ad una crescita complessiva pari al 22% dal 2014.

Nel complesso, European Patent Office ha ricevuto richieste (che rappresentano un nuovo record assoluto) per più di 181.000 brevetti nel 2019, con un aumento del 4% rispetto al 2018.
Di queste, solo il 45% delle domande era di provenienza dei 38 Paesi aderenti all'EPO mentre il 55% arriva da altre aree. I primi 5 Paesi per numero di richieste sono gli Stati Uniti (25% del totale), la Germania (15%), il Giappone (12%), la Cina (7%) e la Francia (6%).
L'aumento delle richieste lo scorso anno è stato sostenuto soprattutto dalla crescita robusta della Cina, degli Stati Uniti e della Corea del Sud.
Altro trend inconfutabile sembra essere l'ascesa delle richieste di brevetto nei settori della Comunicazione digitale e del Computer Technology, che riflettono l'importanza in rapido aumento delle tecnologie correlate alla trasformazione digitale.

Secondo António Campinos, Presidente di EPO, "essendo cresciute per cinque anni di fila, le domande di brevetto italiane confermano una tendenza in netto apprezzamento.
E' la conseguenza degli incessanti investimenti a lungo termine nei settori della Ricerca e Sviluppo nonché del ruolo chiave giocato dai brevetti nell'incentivare la capacità delle imprese italiane di innovare e rimanere competitive.
La forza del settore dei Trasporti e l'elevata crescita nelle richieste di brevetti in altre aree come quelle dei macchinari speciali dimostrano quali sono le specialità nelle quali l'Europa è particolarmente forte".
Con 378 richieste a EPO, quello dei Trasporti (al quale sono ascrivibili numerose richieste di brevetto provenienti dall'Automotive) è diventato, per il secondo anno consecutivo, il primo settore tecnologico per le imprese italiane, benchè segni un decremento del 4,8% rispetto alla crescita superlativa (+21%) messa a segno nel 2018.
A dimostrazione di ciò, le imprese italiane nel loro complesso hanno inviato il 4% di tutte le richieste inerenti i Trasporti, facendo dell'Italia il terzo Paese europeo in questo ambito, dopo la Germania e la Francia.
Pur tuttavia, la crescita più marcata registrata all'interno dei settori a maggiore tasso di tecnologia è attribuibile ad "Altri Macchinari Speciali" (+23,9%), un'area che copre tutta una gamma di tecnologie come le macchine utensili e le stampanti in 3D.
Le 321 richieste italiane in questo settore rappresentano il 5% (rispetto al 4% del 2018) di tutte quelle pervenute a EPO in questo campo e rispecchiano la quota più importante ricoperta dall'Italia all'interno dei dieci settori tecnologici principali.