M&A per lo sviluppo delle aziende italiane
Nel testo pubblicato dagli esperti di AIFI vengono affrontati i temi degli interventi di minoranza, gli investitori, la governance. Il ruolo dei fondi di private equity.
Intervista alla curatrice Passoni
Il numero di operazioni di M&A sul mercato italiano che hanno per oggetto PMI è cresciuto anche nel primo semestre del 2019.
Gran parte di questa attività è stata svolta dai fondi di private equity.
Questi, attenti ad assecondare le dinamiche del mercato, si sono mossi per convogliare risorse finanziarie verso l'economia reale, creando un circolo virtuoso in grado di incentivare lo sviluppo del Paese nel suo complesso.

Alcuni degli aspetti più interessanti ma meno conosciuti, vengono affrontati nel libro "M&A per lo sviluppo.
Gli interventi di minoranza, gli investitori, la governance" recentemente pubblicato da AIFI, l'associazione che raggruppa gli operatori di private equity, venture capital e private debt.
Ne abbiamo parlato con Barbara Passoni, Coordinatore della Commissione M&A di AIFI.
E' molto probabilmente il primo libro in Italia sul tema degli interventi di minoranza.
Da dove nasce l'idea di AIFI e chi avete coinvolto?
E' un progetto nato nell'ambito dei lavori della Commissione M&A, una delle commissioni tecniche dell'Associazione che raggruppa i principali operatori specializzati in investment banking e consulenza finanziaria e legale associati ad AIFI.
Il tema, sino ad oggi non ancora trattato in modo tecnico e scientifico, è stato da AIFI ritenuto meritevole di approfondimento in quanto l'andamento delle transazioni di M&A di minoranza, registra negli ultimi anni (la ricerca è stata effettuata su un orizzonte temporale 2014-2018) un forte incremento, con un tasso medio di crescita del 12%.