PMI manifatturiere verso la fabbrica intelligente e alla ricerca delle competenze del futuro
Nardella (Senaf): il 53% ha destinato fino al 10% del fatturato in R&D, il 19% si è spinto fino al 20%. Trasformazione digitale a buon punto per quasi 6 imprenditori su 10
Imprese a conduzione familiare, giunte alla seconda generazione, guidate perlopiù da over 50, proiettati al futuro, che ammirano il coraggio delle startup innovative e si ispirano al loro spirito visionario, investendo in tecnologie innovative e sulla formazione come chiave di crescita per attrarre i giovani.
Questi ultimi iniziano a farsi strada, ricoprendo ruoli manageriali (i manager under 35 sono presenti per il 36% nelle aziende) e compongono sempre più l'organico, con gli under 25 che raggiungono il 15%.
E' questo il tessuto delle PMI italiane del manifatturiero mostrato dall'Osservatorio MECSPE PMI Italia, presentato da Senaf.

Trasformazione digitale e andamento economico
Il processo di trasformazione digitale in Italia è a buon punto; lo riconoscono quasi 6 imprenditori su 10 che indicano, come molto o abbastanza, la crescita aziendale raggiunta finora in quest'ottica.
Guardando nel dettaglio alle tecnologie e ai processi innovativi già in uso in azienda, al primo posto su tutti spicca la sicurezza informatica, su cui il 75% ha maggiormente investito, seguita dal cloud computing (37%), simulazione (31%), produzione additiva (23%) e Internet of Things (23%).
Al contrario, se da un lato si innova, dall'altro rimangono alcune criticità che continuano a condizionare l'andamento aziendale.
A partire dai tempi giudiziari in caso di controversia, individuati come un freno dal 36% dei rispondenti, insieme alla burocrazia (29%) e agli aspetti fiscali (15%).
Il processo di innovazione in azienda è reso tale grazie, soprattutto, agli investimenti in ricerca e sviluppo (il 53% delle PMI ha destinato, nei primi 6 mesi del 2019, fino al 10% del proprio fatturato in R&D, con un 19% che si è spinto fino al 20%) e ai diversi benefici raccolti mediante l'industria 4.0.
Il 52% dichiara di avere raggiunto maggiore efficienza e velocità di produzione, il 44% ha riscontrato un miglioramento della competitività sul mercato a seguito di un percorso intrapreso in questa direzione; mentre la razionalizzazione dei costi e una migliore qualità del prodotto con, di conseguenza, una riduzione degli scarti, hanno avuto un significativo vantaggio, ottenendo risposta rispettivamente dal 37% e dal 36% degli intervistati.