Perchè ha successo il Welfare Condiviso
Rizzi (Jointly): siamo un un marketplace di offerte per il benessere dei lavoratori all'interno delle imprese
Le nuove esigenze del mercato del lavoro passano anche dalla disponibilità di servizi ai lavoratori, quello che potremmo definire semplicemente come welfare.
Abbiamo intervistato Francesca Rizzi, Amministratore Delegato di Jointly, per capire come il welfare oggi sia qualcosa di estremamente innovativo e interessante per le imprese.
Cosa fa Jointly?
Noi ci occupiamo di affiancarci alle aziende per supportarle in tutte quelle operazioni che riguardano il benessere dei lavoratori.
In pratica, offriamo la nostra consulenza per migliorare la qualità della vita delle persone.
Per fare questo, abbiamo costruito degli interventi modulari basandoci sulle richieste delle aziende.

E' un sistema interessante quello che si sta sviluppando in Italia, perché per attrarre i talenti si cerca di fornire loro strumenti che possano permettere di aiutarli nella gestione degli anziani piuttosto che dei figli, migliorare la prevenzione delle malattie e via di seguito.
Esistono differenza tra le esigenze delle grandi aziende e quelle delle PMI?
Non c'è differenza sostanzialmente negli strumenti a disposizione, cambia però l'approccio perchè per le PMI, non avendo a disposizione personale dedicato, è necessario semplificare l'offerta. Il welfare e le esigenze dei lavoratori sono le stesse.
Come potreste definirvi?
Siamo in sostanza un marketplace di offerte per il benessere dei lavoratori all'interno delle imprese.
Di fatto, il nostro cliente vero è il dipendente, non è l'azienda che compra i nostri servizi! Dobbiamo costruire un'offerta che sia utile a loro.