Il recruiter ora fa marketing per attrarre il candidato
Bacchi (R-Everse): occorre studiare una strategia di marketing per una comunicazione efficace, che diventi seducente per il candidato e che lo spinga a scegliere l'azienda che lo assuma
Sono sempre di più i candidati che scelgono le aziende e non viceversa.
Questo emerge da un'indagine fatta da R-Everse, azienda italiana di ricerca e selezione del personale, ad un campione di aziende composto da realtà di medie e grandi dimensioni (50 intervistati totali - primo trimestre 2019) come Illimity, Alce Nero, Marazzi, Nexive e AwLab.
Uno stravolgimento nel settore del recruiting che vede la figura dell'HR con delle ulteriori competenze, ossia quelle di marketing.
Infatti, è sempre più frequente dover adottare delle strategie di marketing per attirare il candidato.

A partire dalla job description, fino al piano di comunicazione sui vari canali attraverso i quali inviare il messaggio: social media, sito internet, testate giornalistiche, etc.
Ogni messaggio va studiato secondo la tipologia di canale usato, va pianificato e programmato secondo un progetto di comunicazione ben strutturato. Insomma, tutti accorgimenti superflui fino a qualche tempo fa, in quanto ad un semplice annuncio corrispondeva una più facile risposta del candidato.
L'importanza della brand awareness
Le persone in cerca di lavoro hanno maggiori probabilità di candidarsi in aziende con una presenza online coinvolgente e attiva rispetto a quelle con una presenza online stantia o inesistente.
Un marchio aziendale ha molte caratteristiche umane: una personalità, un'identità, un modo di comunicare e comportarsi.