Prevale un sentimento di ottimismo generale, pur in una situazione di incertezza politica, economica e macroeconomica del mondo
Nonostante alcune aree di incertezza, le aziende private e le PMI in particolare, rimangono il motore pulsante dell'economia globale, alimentate dalla loro agilità e capacità di innovazione.
E le aziende italiane puntano su export e innovazione.
E' quanto emerge dal seconda edizione del report dedicato alle Aziende Private, un'indagine svolta da Deloitte su 2.550 leader di Aziende Private in 30 paesi, tra cui l'Italia (150 aziende intervistate).
Ne abbiamo parlato con Ernesto Lanzillo, Partner, Private & Family Business Leader Italia presso Deloitte.

Quali sono state le maggiori evidenze del report?
Il report ha mostrato quello che è il pensiero delle PMI mondiali, indipendentemente quindi dalle dimensioni che noi abbiamo associato alla PMI.
Questo perché in altre zone del mondo la PMI ha delle dimensioni diverse dalle nostre, immensamente maggiori.
Prevale un sentimento di ottimismo generale, pur in una situazione di incertezza politica, economica e macroeconomica del mondo che rende in qualunque modo le aziende attente a monitorare certi segnali che arrivano dall'economia, dalla tecnologia, dall'innovazione e dalla competizione disruptive.
Quindi, da una parte consapevolezza che il futuro porterà dei benefici prevedibili.
Dall'altra, costante attenzione a quelli che sono i rischi che bisogna affrontare nell'approcciarsi al futuro nello sviluppo dell'azienda.
E in Italia?
l'83% delle aziende italiane prevede un trend di sviluppo della propria attività nei prossimi 24 mesi e punta sulla tecnologia.
Questa è sia sinonimo di efficienza sia di incertezza e questo obbliga le aziende ad adattarsi velocemente al nuovo contesto di business.
Per affrontare tale situazione, in continua evoluzione, le aziende intervistate hanno dichiarato di reagire prevalentemente in due modi: in primo luogo, considerando l'applicazione di nuovi modelli di business (42%) e, in secondo luogo, studiando come cogliere nuove opportunità (37%) per superare e trarre vantaggio dalla disruption, con l'adozione anche di team dedicati (37%).