Il ritmo di innovazione e disruption sta accelerando: cosa significa per i mercati?
Moberg (Franklin): non esiste forza più grande dell'innovazione nell'alimentare la crescita e creare valore. E' essenziale distinguere tra le tecnologie in grado di plasmare la vita e fenomeni unicamente di moda
Il ritmo della disruption sta accelerando nel panorama degli investimenti. Le società un tempo considerate estremamente interessanti possono soffrire a causa della disintermediazione e i loro prodotti o servizi diventare obsoleti.
Molte industrie si trovano dinanzi a sfide.
Sul fronte dei trasporti, concorrenti meno costosi e più rapidi stanno ripensando a come movimentare persone e beni, mentre nel settore della vendita al dettaglio, la concorrenza online sta spingendo al ribasso i prezzi e limitando il potere di determinazione dei prezzi delle tradizionali imprese fisiche.

In ambito manifatturiero, le aziende adottano soluzioni digitali e analisi dei dati e usano robotica e intelligenza artificiale per creare nuove efficienze significative.
Osserviamo una serie di impedimenti strutturali a una forte crescita del prodotto interno lordo (PIL) nell'economia globale, inclusi livelli elevati di debito nelle economie primarie, profili demografici sfavorevoli nei mercati sviluppati, mancanza di volontà politica in materia di attuazione di serie riforme strutturali, nonché crescenti rischi geopolitici, tanto per citare alcuni esempi.
In questo previsto contesto di crescita bassa e lenta, riteniamo che gli investitori premieranno le società dotate di "propulsori di crescita idiosincratici" e di capacità di incrementare ricavi e utili, indipendentemente dalla crescita del PIL esistente, gestendo cambiamenti duraturi del modo in cui interagiamo con amici e familiari, acquistiamo e paghiamo beni e servizi, curiamo le nostre malattie e trascorriamo il nostro tempo libero.
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