Cartelli di illegalitÃ
La pratica del mettersi d'accordo sui prezzi da parte di aziende concorrenti è ancora molto diffusa e riguarda i più disparati settori. Ma l'antitrust vigila
L'ultimo in ordine di tempo è quello che ha riguardato la vendita di auto tramite finanziamenti: un cartello sanzionato per oltre 670 milioni di euro nei confronti delle principali captive banks e dei relativi gruppi automobilistici operanti in Italia nel settore della vendita di autoveicoli mediante prodotti finanziari, nonché delle relative associazioni di categoria.
Stiamo parlando di quelle intese che spesso sono il frutto di un timore generalizzato di perdere posizioni di vantaggio.

Ne parliamo con Salvatore Lamarca, del Counsel Antitrust di Macchi di Gellere Gangemi Studio Legale, autore di un recente scritto dal titolo "La disciplina dei cartelli nel diritto antitrust europeo ed italiano.
Una guida teorico-pratica", edito da G.
Giappichelli Editore.
"Dal punto di vista dell'enforcement dell'Autorità il tema è ancora molto vivo, da pochi giorni l'AGCM ha avviato una nuova istruttoria per un possibile cartello riguardante le forniture di servizi ad AMA, e molte altre indagini in tema di intese sono aperte, su mercati che vanno dai dai servizi finanziari per le auto, l'elisoccorso, gli imballaggi in cartone, i notai, i diritti sportivi.
Stupisce (almeno me) come molte intese o presunte intese attuate attraverso scambi di informazioni coinvolgano i più disparati settori e non solo nei servizi e prodotti caratterizzati da un'elevata tecnologia o dall'utilizzo di internet.

E' certo molto attuale il dibattito sui possibili cartelli nelle vendite online, attuati attraverso l'uso di algoritmi programmati per mantenere elevati i prezzi.
Gli algoritmi potrebbero addirittura attivarsi autonomamente, semplicemente monitorando i prezzi online e allineandovisi, per raggiungere l'obiettivo illecito, senza che siano stati programmati per scopi illeciti.
Questa possibilità spaventa molto le autorità antitrust ed è stata oggetto di numerosi approfondimenti da parte della nostra AGCM, delle autorità francese e tedesca e dell'OCSE che intendono verificare se gli strumenti attuali siano efficaci.
Fino ad ora, un aspetto affascinante del diritto antitrust è che cartelli sull'internet e in settori della old economy possono essere affrontati fondamentalmente attraverso la medesima norme, il vecchio l'art.
101 TFUE che finora, con l'aiuto della giurisprudenza, ha dimostrato molta flessibilità per applicarsi a casi molto diversi fra loro".
Quali sono le principali problematiche cui vanno incontro le imprese sottoposte ad una indagine?
Sono molte.
La sottoposizione ad un'indagine può costituire un evento traumatico. Oltre al rischio di sanzioni pecuniarie e civilistiche, il che è scontato e deriva dall'applicazione stessa delle norme, la conseguenza peggiore, spesso sottovalutata, può essere una forte disruption interna, dovuta alla necessità di rivedere modelli di business, individuare all'interno i responsabili delle violazioni.