Il dilemma digitale che le imprese dovranno affrontare nei prossimi anni
Di Franco (Atos): potremmo o dovremmo? Sono domande che dovranno sempre andare di pari passo. Dopo la questione ambientale e l'attenzione al sociale, c'è la Corporate Digital Responsibility
Nel 2022 il mondo sperimenterà un ribilanciamento tra come interagiamo con la tecnologia e come la implementiamo. Le trasformazioni aziendali di successo si baseranno soprattutto sul raggiungimento di un giusto equilibrio nei rapporti tra uomo e digitale, e meno sulla pura tecnologia. Questo emerge dalla recente pubblicazione Journey 2022 della comunità scientifica di Atos, leader mondiale nella trasformazione digitale.

Mentre le potenzialità delle tecnologie emergenti, come l'intelligenza artificiale e l'automazione, diventano più chiare e ambiziose, le questioni etiche e di uguaglianza assumono maggiore importanza. Le organizzazioni dovranno affrontare i dilemmi derivanti da una crescente tensione tra "l'arte del possibile" e "l'arte del permesso".
Atos ritiene che le organizzazioni che pongono l'essere umano (clienti, dipendenti e cittadini) effettivamente al centro della propria strategia digitale, riconoscendo e gestendo i fattori etici della tecnologia, saranno quelle che prosperano nel percorso che le conduce al 2022 e oltre. Secondo i principali analisti, oltre il 40% dei leader aziendali considera il fattore culturale la più grande sfida prospettata dalla trasformazione digitale.
La soluzione ai dilemmi digitali
I dilemmi sulle sfide e sulle scelte tecnologiche non sono un fenomeno nuovo. Tuttavia, la natura e l'impatto dei dilemmi emergenti stanno cambiando. Ad esempio, l'obsolescenza delle competenze ha sempre avuto bisogno di essere gestita, ma ora ci troviamo ad affrontare una situazione in cui il sistema educativo tradizionale sta formando le persone in competenze che saranno obsolete prima ancora di poter essere utilizzate. Alcune indispensabili abilità future non sono state ancora identificate e il ritmo del cambiamento tecnologico potrebbe impedire agli esseri umani di tenere il passo con la velocità di apprendimento richiesta.
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