Tempesta prima del sereno: a fine anno possibile rientro dei due fattori principali di tensione
Cesarano (Intermonte SIM): lo spread italiano e la guerra commerciale tra USA e Cina potrebbero non rappresentare più un problema
Negli ultimi mesi l'attenzione degli operatori è stata rivolta da un lato all'evoluzione delle vicende italiane riflesse nell'allargamento dello spread e dall'altro alla guerra commerciale Cina Usa e, più recentemente, al forte calo dei listini USA. Per quanto concerne lo spread, l'atteggiamento degli operatori è apparso anticipatorio di circa un mese. Ad agosto sono state anticipate le turbolenze del mese successivo in vista della discussione sulla nota di aggiornamento del DEF. ll risultato è stato che nel mese di settembre è invece rientrato lo spread.

Nel mese di ottobre sta andando in onda il confronto con la Commissione europea dopo la presentazione del NaDEF, la successiva risposta di Tria ai rilievi della Commissione stessa ed infine la richiesta da parte di quest'ultima di riformulare la legge di bilancio, un confronto che invece da calendario era atteso nel mese di novembre. Pertanto, anche in questo caso, le tensioni si stanno manifestando con un mese di anticipo, attraverso una nuova fase di allargamento dello spread, che ad oggi si è fermato in area 350pb, con rientro intorno ai 300pb dopo la conferma dell'outlook stabile da parte di Moody's e downgrade di un notch. L'allargamento è avvenuto in un contesto in cui la parte a breve termine dei Btp si è comportata in modo piuttosto composto rispetto a quella a lungo termine, a giudicare dalla pendenza sul comparto 210 Ferma sopra i 200pb.
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