La polarizzazione nel settore luxury
Huang Sun (GAM Investments): l'online, sebbene rappresenti ancora meno del 10% delle vendite nel segmento del lusso, è il canale di vendite in più rapida crescita
La domanda di lusso cresce a ritmo incalzante. In molti casi i dati relativi al primo trimestre hanno superato le attese. Nonostante basi di confronto più difficili, i grandi marchi iconici, in particolare Louis Vuitton e Gucci, hanno ottenuto una crescita accelerata delle vendite che ha incrementato il prezzo delle azioni delle rispettive società madri. Ciononostante, un impatto negativo sul mercato valutario in un intervallo compreso tra il 4% e il 9%, a seconda dell'esposizione regionale, ha garantito che gli utili riportati non riflettessero appieno la crescita organica, ma quest'ultima metrica rimane fondamentale sia in termini di misurazione delle performance sottostanti che di valutazione del potenziale futuro.

Per ora sembra che i fondamentali del segmento del lusso continuino ad essere molto solidi e la crescita di lungo periodo appare stabile. Ci aspettiamo che il settore registri un altro anno di crescita organica superiore al 5%, un buon risultato a fronte di una dinamica economica globale relativamente debole.
Si conferma la love story della Cina con il settore del lusso
L'Asia si è confermata ancora una volta la regione migliore del primo trimestre, grazie soprattutto alla forte domanda cinese. Inoltre, l'indebolimento del dollaro americano ha riattivato i flussi del turismo cinese verso Hong Kong e Macao. Il ribilanciamento dell'economia cinese è ormai avviato e i consumi contribuiranno sempre più a stimolare la crescita economica. Fino a questo momento, la Cina ha gestito la sua economia meglio di quanto molti prevedessero qualche anno fa. L'affinità con i marchi occidentali resta molto alta, specialmente tra i millennial.
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