Come potrebbe andare a finire la guerra commerciale
Wade (Schroders): crescita dell'inflazione, rafforzamento del dollaro o stagflazione le tre potenziali conseguenze per gli USA
Il team di Trump sembra considerare le guerre commerciali come una politica centrale piuttosto che come una strategia di contrattazione. Con la possibile implementazione di ulteriori dazi sulle esportazioni europee e cinesi, è inevitabile guardare alle potenziali conseguenze, come l'accelerazione dell'inflazione e il rallentamento della crescita economica.
Torneranno le guerre valutarie?
Mentre gli Stati Uniti hanno iniziato ad alzare i tassi, la zona euro non è destinata a fare altrettanto "almeno" fino alla fine dell'estate 2019, stando alle parole del Presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi.

Parte di questa divergenza può essere spiegata dall'attività economica, ma potrebbe anche essere collegata al desiderio di contrastare l'effetto dei dazi commerciali statunitensi sulle condizioni finanziarie.
La fine del programma di allentamento quantitativo potrebbe benissimo provocare un apprezzamento dell'euro, il che non sarebbe di aiuto per la competitività dell'Eurozona, in un contesto commerciale difficile. L'area dell'euro si prepara a dover far fronte a ulteriori azioni da parte degli Stati Uniti, con Trump che ora minaccia di imporre dei dazi sulle automobili.
Anche la Cina sembra rispondere alle tariffe doganali utilizzando la politica monetaria per favorire la competitività.
Sia l'euro che lo yuan cinese si sono indeboliti dall'inizio delle tensioni commerciali e ad oggi lo yuan tratta sul livello più basso dallo scorso dicembre. Le guerre commerciali di Trump sembrano aver aperto un nuovo capitolo nelle guerre valutarie.
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