Eurozona: l'espansione continua ma aumenta l'incertezza
Secondo l'Eurozone Economic Outlook, stilato da Istat, IFO (Germania) e Kof (Svizzera), le tensioni commerciali, potrebbero condizionare la crescita delle esportazioni e le attese sulla produzione
La crescita dell'economia dell'eurozona è attesa proseguire a un ritmo più contenuto rispetto al 2017 lungo tutto l'orizzonte di previsione. Nel secondo e terzo trimestre del 2018, il Pil della zona euro aumenterà allo stesso ritmo del primo trimestre (+0,4%) mentre nel quarto trimestre è attesa una leggera accelerazione (+0,5%). L'espansione dell'attività economica sarà guidata dagli investimenti fissi lordi, supportati dalle condizioni ancora favorevoli sul mercato del credito: nel secondo trimestre gli investimenti cresceranno allo stesso ritmo del primo trimestre (+0,5%) mentre nella seconda metà dell'anno si prevede una lieve accelerazione (+0,6%). La spesa per consumi privati è attesa aumentare a un ritmo contenuto e costante lungo l'orizzonte di previsione (+0,3%). L'aumento dei prezzi è atteso proseguire con intensità vicine ma ancora inferiori alla soglia del 2%. Le tensioni politiche interne e la diffusione di misure protezionistiche a livello globale potrebbero rappresentare dei rischi al ribasso dell'attuale quadro previsivo.

Il quadro internazionale
La crescita dell'attività economica mondiale rimane forte: nel 2018 la crescita del Pil sarà pari a +3,8% rispetto al +3,7% registrato nel 2017 (fonte OCSE). Il rafforzamento del commercio mondiale, che ha rappresentato il principale motore dell'espansione dello scorso anno, è atteso proseguire anche nell'anno corrente (+4,7%).
Una crescita più debole
Nel primo trimestre del 2018 è proseguito l'aumento congiunturale del Pil dell'area euro (+0,4%) seppure con un tono più contenuto rispetto al trimestre precedente (+0,7%). Le condizioni meteorologiche avverse e gli scioperi hanno limitato l'espansione in Germania e Francia. Sull'andamento dell'economia tedesca ha influito anche il contenimento delle spese per consumi pubblici. Nel primo trimestre del 2018, i consumi privati e gli investimenti hanno contribuito positivamente alla crescita del Pil (rispettivamente +0,3 e +0,1 punti percentuali), mentre il contributo del commercio estero è tornato ad essere negativo a causa del forte rallentamento delle esportazioni.
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