Perché la protezione del brand dev'essere gestita dal CdA
Sicard (MarkMonitor): un approccio unificato e condiviso è l'unica strada per garantire risultati efficaci
Chi è il vero responsabile della gestione e della protezione online del brand? Chiedendo a cento senior executive, è probabile che tutti loro indicheranno il team della comunicazione, il dipartimento marketing e i responsabili legali e informatici. Si tratta di risposte perfettamente ragionevoli, dato che sono proprio questi i dipartimenti direttamente coinvolti nella promozione e comunicazione del brand e nello sviluppo di una forte reputazione online.
Tuttavia, queste risposte sono corrette solo a metà . Se è vero che i dipartimenti appena citati hanno una certa responsabilità in materia, è anche necessario che i membri del Consiglio di Amministrazione (CdA) siano pienamente coinvolti in tutti gli sforzi di protezione del marchio online.

Poiché il numero di canali online utilizzati dai brand continua a crescere e i malintenzionati trovano sempre nuovi modi per sfruttarli a proprio uso e consumo, creare e mantenere una forte strategia di protezione del brand online non è mai stato così importante. Tuttavia, l'unico modo per garantire che tanto duro lavoro vada a buon fine è ottenere l'impegno di tutta l'azienda, e ciò include anche il Consiglio di Amministrazione. Un approccio unificato è l'unica strada per garantire risultati efficaci, ed è quello che consigliamo noi di MarkMonitor ai nostri clienti.
Per capire meglio perché è necessario occuparsi seriamente della protezione del brand online, basta considerare le potenziali conseguenze dell'atteggiamento opposto.
Supponiamo, per esempio, che un brand non abbia implementato una strategia di protezione online e quindi non abbia ancora scoperto che un individuo sta gestendo un account Twitter con il suo nome e il suo logo per vendere prodotti falsificati. Naturalmente per il titolare del marchio è facile capire che si tratta di un account falso che sta smerciando beni contraffatti, ma i consumatori spesso non sono così avveduti. Se l'account Twitter falso sembra uguale a quello autentico, in che modo i consumatori possono rendersi conto di essere stati ingannati?
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