Paola Marinone: puntare in alto, rivisitare costantemente il business plan e avere una visione di ampio respiro
Si parla tanto di start up, di nuovi modelli di business, di nuovi media e nuovi linguaggi. Abbiamo intervistato Paola Marinone, CEO e co-foufer di BuzzMyVideos.com per capire come si fa a creare un progetto di respiro internazionale operando solamente, ma per il momento, nei nuovi media.
Come'è nata l'idea?
L'idea di BuzzMyVideos nasce dall'esperienza fatta a Youtube. Con la mia socia, Bengu Atamer, abbiamo lavorato fianco a fianco a Dublino, a Londra e in Sud America per dodici anni e ci siamo resi conto che stava nascendo la rivoluzione del mondo dell'entertainment e i trasformava in un'industria. Quella che era l'Hollywood 1.0, per cui il mondo premium della produzione e distribuzione dei contenuti in realtà non era l'unica industry dell'entertainment. Ci siamo resi conto che stava nascendo la Hollywood 2.0 con Youtube. In pratica, con la tecnologia e questa nuova piattaforma che creavano una nuova forma di creazione di contenuto da un lato, e un nuovo utilizzo del contenuto dall'altro.
Il contenuto è re?
Come utenti, tutti consumiamo sempre più contenuti, ovunque e su qualsiasi tipo di device, sul telefonino piuttosto che con il tablet, la TV e computer. Volgiamo sempre nuove forme di contenuto. Da lì nasce l'idea di creare un network internazionale di contenuti che ora si sta trasformando in una new media company a livello globale dove il contenuto e i content creators (pensiamo agli youtubers e su altre piattaforme come Twitter, Facebook, Instagram, Vime e via di seguito) possono creare un'audience globale. E aiutare i content creators a crescere a livello nazionale e internazionale con i propri contenuti attraverso la tecnologia, l'utilizzo dei dati, l'analisi degli stessi e la distribuzione, ma soprattutto la monetizzazione.

In questo ambito, lavorare con i brand a livello nazionale e internazionale per fare sì che possano nascere nuove forme di advertising, come per esempio il native advertising, dove il contenuto ha al suo interno un prodotto, una menzione di un prodotto o di un brand. Questa è una grossa opportunità per le aziende perché arrivano direttamente alla propria audience in maniera diretta e creano moltissima engagement.
Qual è la vision?
Quello che abbiamo voluto fare, dal primo giorno: un network internazionale che permettesse di realizzare questa nuova rivoluzione disruptive nel mondo dell'entertainment, guardare nel lungo periodo e far sì che, non solo diventasse un fenomeno, ma diventasse una grossa opportunità di business per tutte le fasi della catena del valore e potevamo realizzarlo attraverso la tecnologia.
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