La scommessa di Industria 4.0 e' tutta sulle PMI
Calenda (Ministero Sviluppo): il piano prevede 13 miliardi di incentivi fiscali agli investimenti privati che le imprese possono iscrivere sul loro bilancio immediatamente, oltre a superammortamenti
Anche l'Italia ha il suo piano Industria 4.0, come annunciato recentemente dal ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda.
Avrà un tempo di operatività dal 2017-2020, vedrà 13 miliardi di incentivi fiscali nei prossimi anni, e un iperammortamento del 250%, che permetterà alle aziende di moltiplicare il vantaggio fiscale in bilancio per gli investimenti connessi all'innovazione industriale.
Poi ancora, 24 miliardi di investimenti privati complessivi da mobilitare.
Altri 10 miliardi di impegno pubblico per iniziative quali la banda larga e il made in Italy, a cui dovrebbe corrispondere quello privato per 32 miliardi.

Ad oggi, 1,2-1,3 dovrebbero esser già nella legge di bilancio 2017 (per il rifinanziamento del Fondo Statale di Garanzia), in via di definizione in questi giorni.
Il governo interverrà quindi mettendo a disposizione, fra diretti e indiretti, 26 miliardi di incentivi.
Ma vediamo in sintesi cosa prevede il piano Industria 4.0, che vede la sua nascita dopo il Manufacturing USA, Industrie du Futur (Francia) e Industrie 4.0 (Germania), che prevedono comunque investimenti inferiori a quello del governo italiano.
Le principali misure che saranno attivate a partire dal 2017:
- proroga del superammortamento al 140%, già contenuto nella finanziaria 2016;
- introduzione di un iperammortamento al 250% per gli investimenti nell'industria 4.0;
- innalzamento del credito d'imposta dal 25% al 50% su spese in ricerca e sviluppo superiori alla media dell'ultimo triennio;