Tra le famiglie italiane aumenta la progettualita', a dispetto di una fiducia nel futuro del Paese in leggero calo
Secondo l'edizione Primavera 2016 dell'Osservatorio ANIMA-GfK arretra, ai livelli di un anno fa, la propensione ad investire. Tuttavia, i prodotti finanziari risultano ancora preferiti rispetto a immobili e liquidità.
Solo un terzo degli investitori investitori conosce o ha sentito parlare del "bail in"
Meno ottimisti sulle prospettive dell'Italia da qui a un anno, ma comunque disposti a fare progetti per sé stessi e per la propria famiglia.
Meno propensi ad investire in generale, ma comunque soddisfatti, e anche leggermente più che in passato, per gli investimenti in soluzioni di investimento già compiuti.

Il mood dei risparmiatori italiani, nel primo trimestre del 2016, si mostra così, a macchia di leopardo.
È quanto rivela l'edizione primaverile dell'Osservatorio semestrale promosso da ANIMA Sgr in collaborazione con la società di ricerche di mercato GfK.
La rilevazione - che ha come obiettivo di indagare sui comportamenti finanziari delle famiglie italiane in funzione dei loro progetti - è stata realizzata su un campione di 1.391 adulti "bancarizzati" (cioè titolari di un conto corrente bancario o postale), rappresentativo di circa 41 milioni di individui, fra cui si contano quasi 11 milioni di investitori (cioè possessori di almeno un prodotto di investimento).
Vediamo nei dettagli quanto è emerso.
Risparmiatori meno positivi sulle prospettive per l'Italia?
L'Osservatorio registra un peggioramento del sentiment: se ad ottobre 2015 il 21% dichiarava che dopo un anno la congiuntura dell'Italia sarebbe migliorata, oggi invece è il 13% del campione generale dei bancarizzati che ha dato lo stesso parere ottimista (GRAFICO 1), mentre dal 16% diventano il 22% coloro che ritengono che la situazione "peggiorerà di molto" nel prossimo anno.

Ma più propensi a progettare e a fare spese
Può sembrare in contro tendenza, tuttavia sia i bancarizzati che gli investitori manifestano, se pur in modo lieve, una maggiore inclinazione a progettare: ad ottobre 2015 si parlava del 48% dei bancarizzati, oggi invece a riferire di avere una serie di progetti nel cassetto per i prossimi mesi è il 51% (mentre per quanto riguarda il sottoinsieme degli investitori dal 68% di ottobre si sale ancora al 72%).
Per quanto riguarda le tipologie di progetti va evidenziato il consueto vantaggio, in questo preciso momento dell'anno, dei progetti "di spesa" rispetto a quelli "di risparmio", che si spiega, in particolare, perché le famiglie pianificano le vacanze estive, oppure pensano a ristrutturare casa, piuttosto che all'istruzione dei figli ecc.: per i bancarizzati, se ad ottobre si trattava del 34%, la presente rilevazione riporta il 37% che ha dichiarato di avere in programma progetti di spesa.