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11/05/2016

economia

Nei primi quattro mesi del 2016 cresce dell'8,5% la domanda di abitazioni

Istat: nel 2015 aumento delle compravendite più marcato nel mercato residenziale del 5,7%. Secondo Casa.it c'è il segno positivo in tutte le città metropolitane

Secondo i dati divulgati dall'Istat realizzati su fonte notarile, nel 2015 il mercato immobiliare risulta in crescita per il secondo anno consecutivo, con un aumento delle compravendite di unità immobiliari del +5,2% (625.305 in totale). A trainare questo andamento il comparto residenziale, con un incremento del 5,7%.
Questa tendenza è stata confermata anche dalla rilevazione effettuata da Casa.it, che a fine 2015, rispetto al 2014, ha registrato un aumento della domanda delle abitazioni del +3,9%.
Se il 2015 si è dunque archiviato con il segno positivo, cosa accade nei primi quattro mesi del 2016?
L'analisi di Casa.it conferma e rafforza questo trend di crescita del mercato. Ad aprile 2016, rispetto allo scorso anno, la domanda di abitazioni è cresciuta dell'8,5% e l'incremento coinvolge tutti i capoluoghi di provincia. Con riferimento alle sole città metropolitane la più "dinamica" risulta Milano (+4,3%). Seguono Torino (+3,7%), Genova (+3,5%), Napoli e Firenze (+3,3%), Roma (+3,2%), Bologna (+2,7%) e Palermo (+2,6%).


Ritornando ai dati Istat, nel quarto trimestre 2015 le convenzioni notarili per trasferimenti immobiliari a titolo oneroso, pari a 183.786, registrano un aumento del 9,1% sullo stesso trimestre del 2014.
La ripresa del mercato immobiliare nell'ultimo trimestre dell'anno riguarda però solo il comprato dell'abitativo ed accessori, in crescita del 10,0% (171.517 trasferimenti di proprietà) sull'ultimo trimestre del 2014. I trasferimenti di unità immobiliari ad uso economico, pari a 11.121, registrano invece un calo del 2,5%.
Il quarto trimestre 2015 è particolarmente positivo per i mutui, i finanziamenti e le altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare stipulati con banche o soggetti diversi dalle banche. Le convenzioni rogate sono state 100.428, il 29,8% in più rispetto allo stesso trimestre del 2014.
Nel quarto trimestre è il Centro-Sud a contribuire maggiormente alla ripresa: mutui, finanziamenti ed altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare stipulati con banche o soggetti diversi dalle banche crescono del 37,1% al Sud, del 35,2% nelle Isole e del 30,0% al Centro.
Per fare una sintesi, considerando l'intero 2015, il mercato immobiliare risulta in crescita per il secondo anno consecutivo, dopo una serie negativa iniziata nel 2006: i trasferimenti a titolo oneroso di unità immobiliari (625.

305 in tutto) segnano, come sopra anticipato, un +5,2% sul 2014. Anche per il risultato annuale gli andamenti sono differenziati fra le diverse tipologie immobiliari.
Le convenzioni di compravendita di unità immobiliari ad uso abitazione ed accessori (584.822) registrano un aumento del 5,7% mentre quelle ad uso economico chiudono l'anno con un calo dell'1,3%, per un totale di 36.891 trasferimenti.
Complessivamente il 2015 si afferma come l'anno della ripresa soprattutto per gli Archivi Notarili Distrettuali dei grandi centri. Considerando tutti i comparti immobiliari, le grandi città registrano, infatti, un aumento tendenziale del 5,6%, a fronte del +4,8% dei piccoli centri.
A livello territoriale, la ripresa delle convenzioni traslative di unità ad uso abitazione ed accessori interessa tutte le ripartizioni, con valori sopra la media nazionale nel Nord-est (+8,8%) e nel Nord-ovest (+6,3%) e aumenti più contenuti nelle Isole (+5,4%) al Sud (+3,7%) e al Centro (+3,6%).
I trasferimenti di unità immobiliari ad uso economico risultano invece in crescita soltanto al Centro (+1,9%) e nelle Isole (+1,5%).
Il 2015 è un anno positivo anche per mutui, finanziamenti ed altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare stipulati con banche o soggetti diversi dalle banche, per i quali la crescita sul 2014 è del 23,0%, con un numero complessivo di convenzioni pari a 342.


467 a livello nazionale. Gli aumenti più rilevanti, sopra la media nazionale, si osservano al Sud (+29,9%) e nelle Isole (+25,7%).


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