Navighiamo a vista utilizzando diverse strategie per cogliere il meglio dei mercati
De Michelis (Frame AM): l'equity europeo potrebbe risultare in questo momento il luogo migliore dove investire, ma rimanerci in modo passivo equivarrebbe ad affrontare la traversata dell'Oceano Atlantico in barca a vela in solitaria. Troppi rischi latenti
Anche nel 2015 il mercato azionario aveva preso il largo con una bella correzione ed eravamo tutti preoccupati per l'anno che sarebbe venuto.
Nutrivamo però la speranza nella partenza del Quantitative easing di Draghi e di lì a poco saremmo stati finalmente accontenati (e ora qualcuno potrebbe anche considerarli bei tempi
.).

In realtà, io ritengo che le condizioni dell'economia reale potrebbero rivelarsi migliori oggi rispetto ad un anno fa.
La svalutazione dell'euro rispetto al dollaro, il crollo dei costi dell'energia e i tassi di finanziamento ai minimi storici consentono infatti alle aziende europee di risultare molto più appetibili nei fondamentali rispetto al passato.
Dalla speranza siamo passati quanto meno ad un inizio di primi risultati tangibili.
Malgrado tutto, il valore dell'Eurostoxx è praticamente tornato più o meno dove lo avevamo lasciato dodici mesi fa.
Quali siano le motivazioni è difficile saperlo, sicuramente la questione della psicologia degli investitori pesa moltissimo.
La Cina per esempio.
Adesso seguiamo l'andamento dei mercati cinesi come se fossero quelli americani, con i telegiornali che parlano solo dei crolli del 5 o del 7%.