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06/01/2016

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Digital Training Transformation: sfide e cambiamenti nell'epoca della rivoluzione digitale

Gementi (Cornerstone OnDemand): attraverso le nuove tecnologie, le Direzioni HR possono trasformare in un’ottica digitale l'intero approccio alla formazione ponendo le basi per un più efficace allineamento con i piani strategici aziendali

Oggi, più che mai, la competitività delle aziende si basa sulla capacità di sviluppare internamente nuove competenze e professionalità che siano in grado di cogliere le nuove opportunità e affrontare le sfide generate dalla rivoluzione digitale.
In questo contesto, i progetti di formazione ricoprono sempre più un ruolo strategico di allineamento con gli obiettivi aziendali e di supporto alle Line of Business, e il cambiamento impone alle Direzioni HR di accelerare i processi di ripensamento dei modelli di formazione per sviluppare iniziative sempre più coinvolgenti sfruttando nuovi trend digitali come il Social, Mobile, Cloud e Big Data.
Il contesto della formazione in Italia nell'epoca della rivoluzione digitale è stato oggetto di analisi di un recente studio commissionato da Cornerstone OnDemand, leader nelle soluzioni di talent management in ambiente cloud, e realizzato dall'Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano.
Guardando all'Italia, emerge che se solitamente la formazione è stata gestita con metodologie tradizionali quali l'aula, sempre di più esistono fattori che richiedono di affrontare il processo con logiche completamente diverse in risposta a esigenze di riduzione dei costi e di maggiore coinvolgimento delle persone.


La forza lavoro attuale richiede che approcci innovativi siano affiancati a quelli tradizionali per rispondere in maniera puntuale alle esigenze dei dipendenti. Da questo punto di vista, il contesto italiano mostra come vi sia ancora scarsa attenzione nella formazione aziendale: solo il 51% delle aziende con oltre 1000 dipendenti ha erogato nel 2015 un ciclo di formazione rivolto al personale, un dato che scende al 15% nel caso di aziende con un numero di dipendenti inferiore alle 300 unità.
Per quanto riguarda le metodologie utilizzate, l'aula è ancora quella maggiormente diffusa con il 58% delle aziende che la prediligono. Segue il training on the job (18%), inteso come esperienza di apprendimento sul campo; il coaching, utilizzato dal 9% delle aziende, e l'e-learning, modalità adottata solo dal 7%.
Nel contesto attuale, mutano anche le esigenze delle persone: popolazioni aziendali che cambiano, giovani che hanno richieste e ambizioni diverse rispetto ai colleghi predecessori. Nella scelta del lavoro, ad esempio, i giovani non sono esclusivamente attratti dall'elemento economico, ma chiedono alle organizzazioni la possibilità di una crescita professionale e l'acquisizione di conoscenze tecniche e capacità soft che consentano loro di colmare i gap.


Altro tema importante è legato all'employee engagement: motivazione e soddisfazione dei dipendenti sono elementi fondamentali. In questo panorama, la formazione continua a rappresentare un importante elemento di motivazione e soddisfazione per i dipendenti. Il 96% dei lavoratori italiani crede nella formazione permanente, indipendentemente dall'età, e il 91% sostiene la necessità di aggiornare capacità e competenze ogni cinque anni per migliorare l'occupabilità, molto più della media globale, pari all'82% (fonte: indagine Randstad Workmonitor, 2015). Nuovi trend digitali a supporto della formazione

Dallo studio emerge che il 52% delle aziende del campione identifica il proces¬so di formazione, analisi e sviluppo delle competenze un ambito prioritario di innovazione nel 2015.
Per quanto riguarda il livello di diffusione dei nuovi trend digitali a supporto della formazione, i livelli di maturità di Cloud, Mobile, Social e Business Intelligence sono ancora bassi, ma si individuano dati di introduzione positivi. Nello specifico:
Cloud: le analisi mostrano una diffusione ancora poco pervasiva del Cloud a supporto del processo di formazione.


Tuttavia, nel 19% del campione sono previste iniziative focalizzate di introduzione con l'obiettivo di integrazione e gestione uniforme dei dati a disposizione sulle prospettive di crescita e sviluppo dell'organico aziendale. L'integrazione di cloud e mobile può avere un enorme impatto sulla strategia del processo di formazione, consentendo la diffusione di contenuti formativi a tutti i livelli aziendali.
Mobile: è l'ambito che offre a oggi meno supporto ai processi di formazione, con un utilizzo ancora molto sporadico e guidato da esigenze specifiche legate a figure professionali che lavorano in mobilità. Il 17% delle aziende del campione, tuttavia, ne prevede l'introduzione a breve termine.
Social: nonostante non sia ancora un ambito maturo, il 21% delle aziende del campione ne prevede l'introduzione. Esempi di applicazione dei social sono l'utilizzo di video e blog con l'obiettivo di migliorare l'efficacia della formazione, collaborative platform, che facilitano la condivisione di conoscenza attraverso social widget quali forum, blog, wiki, le comunità di pratica e i Social bookmarking & Sharing.



HR Business Intelligence: è l'ambito più maturo e presenta anche il trend di introduzione prevista più elevato (circa un quarto del campione). L'utilizzo maturo degli strumenti di BI a supporto della formazione consente attività quali l'identificazione dei moduli e-learning più visitati e quelli che necessitano di un miglioramento, la possibilità di personalizzare i corsi in base ai risultati derivanti dalla formazione, il tracking del profilo di formazione dei dipendenti, nonché analisi predittive sulle performance dei dipendenti che consentono di rispondere per tempo a eventuali criticità.
"A mutare non sono solo le modalità con cui la formazione viene erogata, ma devono cambiare anche i contenuti stessi. A livello di argomenti trattati le aziende devono prevedere contenuti formativi più innovativi rivolti proprio allo sviluppo di quell'insieme di competenze che consentano alle persone di utilizzare efficacemente i nuovi strumenti digitali per migliorare la produttività e la qualità delle attività lavorative svolte", commenta Franco Gementi, Regional Sales Manager di Cornerstone OnDemand Italia.



In conclusione, le Direzioni HR delle organizzazioni italiane sono chiamate a innovare dal profondo il processo di formazione e sviluppo delle proprie risorse. Attraverso le nuove tecnologie, le Direzioni HR possono trasformare in un'ottica digitale l'intero approccio alla formazione ponendo le basi per un più efficace allineamento con i piani strategici aziendali e per sviluppare internamente le nuove competenze e i ruoli necessari a realizzare la Digital Transformation.  


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