eCommerce B2B: in Italia vale tra i 18 e i 23 miliardi di euro
Secondo un'indagine Netcomm il processo di digitalizzazione delle filiere commerciali è percepito più come un'opportunità di sviluppo (55%) che come una vera e propria rivoluzione dei modelli di business (46%)
Il commercio elettronico è in rapida crescita anche fra le imprese e per la prima volta il Consorzio Netcomm ha mappato il fenomeno con l'Osservatorio sull'eCommerce B2B, presentato nell'ambito del convegno "Il B2B e la trasformazione digitale nel rapporto tra imprese", realizzato in collaborazione con Assolombarda, CRIBIS DB, IBM, Infogroup, Noovle, Posteitaliane.
Netcomm ha condotto un'indagine su un campione di 500 imprese italiane B2B e B2Retail nei settori manifatturieri e commerciali, per fornire un primo quadro d'insieme del livello di conoscenza, di utilizzo e di propensione all'utilizzo degli strumenti digitali che interessano le attività commerciali, dal marketing al post sales.

Secondo una stima condotta dal Consorzio Netcomm, il valore delle transazioni digitali B2B in Italia si attesta a circa 18-23 miliardi di euro (escluso EDI, Electronic Data Interchange, scambio elettronico di dati secondo standard industriali), un valore maggiore dell'eCommerce B2C, che secondo le ultime rilevazioni condotte nell'Osservatorio B2C Netcomm-Politecnico di Milano si attesta per il 2015 a 16,6 miliardi di euro.
"Abbiamo fatto questa prima rilevazione sul commercio elettronico tra imprese italiane, per sondare come la trasformazione digitale stia avendo impatti anche nel B2B", ha commentato Roberto Liscia, Presidente di Netcomm.
"Il dato più significativo che abbiamo stimato è il valore delle transazioni digitali B2B in Italia che si attesta a circa 18-23 miliardi di euro (escluso EDI), ma dal nostro Osservatorio emerge anche che il processo di digitalizzazione delle filiere commerciali nel B2B è percepito dalle imprese italiane più come un'opportunità di sviluppo (55%) che come una vera e propria rivoluzione dei modelli di business (46%).
Anche se solo il 36% delle aziende B2B intervistate dichiara che i vertici aziendali hanno messo tra le loro priorità lo sviluppo di servizi digitali lungo le filiere commerciali B2B.
Nella percezione della maggior parte degli intervistati, la diffusione del processo di digitalizzazione riguarda ancora poche aziende del loro settore, o nessuna. Il digitale sembra inoltre essere uno strumento utile principalmente per comunicare e per facilitare i processi operativi di gestione delle vendite e dei clienti.
L'approccio al digitale delle aziende B2B italiane sembra, quindi, essere solo reattivo e in una prima fase di sviluppo, anche se impressiona il fatto che dei 7.500 siti italiani attivi nell'ecommerce B2B sono per il 76% microimprese, ovvero imprese con meno di 5 dipendenti".
La ricerca ha indagato anche il punto di vista dei buyer B2B, nonché gli impatti che il digitale avrà sul ruolo delle reti di vendita B2B tradizionali.
Il Consorzio ha, inoltre, mappato i principali marketplace B2B internazionali, generalisti e settoriali, intervistando alcuni opinion leader e PMI italiane che li stanno utilizzando, per poter fornire un orientamento pratico e ragionato al loro utilizzo.
I principali risultati dell'indagine
L'Osservatorio Netcomm rivela che Il 12% delle imprese B2B interviste ha attivato una o più forme di vendita online, tra queste il 44% ha attivato la vendita diretta al cliente finale, disintermediando il distributore/retailer.