La Cina deve agire per evitare la crisi politica
Hansen (Saxo Bank): saranno effettuati altri tentativi per arginare il tracollo borsistico, prima che vada oltre l'essere una questione finanziaria. Lo spostamento verso un'economia basata sui consumi interni va a rilento
Siamo stati molto scettici riguardo il potenziale dell'economia cinese e la nostra previsione per la sua crescita ben al di sotto del consensus rifletteva questi dubbi.
In mezzo al caos attuale in Cina, una cosa è assolutamente chiara: l'economia cinese deve orientarsi verso un sistema più "occidentale", guidato cioè dalla domanda, e non può più contare sulla crescita alimentata unicamente dagli investimenti.

Il rendimento degli investimenti in Cina si è semplicemente ridotto troppo e la politica di un debito sempre più in crescita, sia privato sia pubblico, è stata necessaria per mantenere la crescita vicino agli obiettivi dichiarati.
La nostra principale preoccupazione circa l'economia cinese è che questo riequilibrio verso un'economia maggiormente basata sul consumo possa avvenire troppo lentamente.
Mentre questa lentezza significherebbe meno dolore a breve termine, dato che l'economia può ancora contare sugli investimenti, a lungo termine non farebbe che accrescere maggiormente l'entità del problema.
I recenti interventi della banca centrale - la Banca Popolare Cinese ha tagliato il coefficiente di riserva obbligatoria per le banche commerciali se soddisfano alcuni standard di prestito e ha tagliato il tasso di interesse di riferimento di 25 punti base - sembrano poco coerenti considerando i dati economici.