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22/07/2015

economia

Attenzione al dollaro australiano

Zaniboni (ASSIOM FOREX): è interessante la situazione tra la divisa aussie e i rapporti contro dollaro USA, Nuova Zelanda e Yen giapponese

All'indomani del risultato del Referendum Greco da cui è uscita una schiacciante maggioranza di NO (61% contro 39%) alla proposta fatta dall'Europa per rimetter in sesto il Paese, i mercati hanno reagito con eccessiva calma. I punti di domanda sono tanti e tali che è difficile fare previsioni sugli sviluppi che la crisi greca potrà avere nel medio termine e quali le possibili soluzioni che cercheranno di prevenire l'uscita del paese dall'euro.
Nell'attesa di sbrogliare una matassa che sembra complicarsi sempre di più suggerisco di rivolgere l'attenzione all'emisfero australe ed in particolare al Dollaro Australiano ed al rapporto contro Dollaro USA, Nuova Zelanda e Yen giapponese.
Certamente gli ultimi due non sono tra i cross più comuni trattati in Europa tuttavia come possiamo immediatamente notare dai grafici l'andamento dei prezzi, unitamente ad alcune specifiche situazioni macro economiche offrono un ottimo livello di entrata per costruire una posizione corta di AUD.
In un panorama economico globale in cui si cresce ad un ritmo piuttosto lento, l'Australia non sta facendo eccezione e più di altri Paesi sembra essere influenzata dal persistente ribasso del comparto materie prime.

In simili circostanze è ragionevole prevedere che la politica monetaria rimanga espansiva per dare supporto ai consumi e al credito. Il comparto export ha contribuito in modo importante alla crescita mentre la domanda interna si è fermata poco sotto l'1%. Questione a se' la crescita dei prezzi sul mercato immobiliare di Sidney, che costringe il governo e i regulators locali ad un serrato monitoraggio di eventuali bolle speculative.
Il valore del Dollaro Australiano si è ridotto nell'ultimo anno di circa il 25% contro il Dollaro Usa ma ci si attende ulteriore debolezza se rapportato ad un basket di monete asiatiche a maggior ragione in un contesto di bassi prezzi delle commodities e all'incombente slow down cinese.
Nel periodo estivo la banca centrale australiana si incontrerà per 3 volte a fronte di un unico incontro di quella neozelandese. Al momento il mercato non prezza riduzioni del costo del denaro per l'AUD (refi rate al 2.00%) mentre incorpora 25bp di taglio per la Nuova Zelanda il cui base rate è al momento 3.25%.
Il mercato delle opzioni offre buone opportunità di trade sul tenor 2 mesi (expiry 4 settembre con ultimo meeting estivo RBA il 1°settembre) utilizzando put spread e rko che riducono sensibilmente il costo del premio.

Il cross Aud/Jpy è una proxi eccellente per l'RMB. Diversamente dai maggiori mercati che non sono rimasti immuni dal risk off della crisi greca e dal potenziale rialzo dei tassi americani la volatilità del USD/CNY è rimasta estremamente bassa con il fixing che ha gravitato attorno alla parità centrale. Sembrerebbe una scelta dettata dalla PBOC legata all'obiettivo principale di far includere l'RMB nel paniere delle divise SDR (dimostrarne la resilienza), oltre alla naturale tendenza della banca centrale di "freezzare" il cambio in momenti di particolare tensione (esterna o interna) per evitare escalation. Internamente il pericolo arriva dalla forte correzione del comparto azionario con la borsa di Shanghai che ha perso più del 10% in poche sedute obbligando il governo ad intervenire con misure protettive. Qualora non si arrestasse la correzione a questo punto la PBOC sarebbe obbligata ad attivare un programma di monetary easing che andrebbe ad innescare un movimento di debolezza del CNY che può essere replicato attraverso una posizione corta di Aud/Yen (spot ref 92.25) con target 90.00/89.00.
Considerando la natura dei movimenti sulla divisa cinese che tendono a non eccedere i target del governo e tenendo conto del carry negativo sulla posizione Aud/Jpy anche in questo caso è consigliabile utilizzare le opzioni attraverso put spread o rko per limitare il costo dell'investimento.



Interessante anche la price action della divisa australiana contro il dollaro USA. Lo short di AUD/USD è un trade che ha caratterizzato tutta la prima parte dell'anno, in cui il movimento rialzista del dollaro ha inciso in modo importante sull'andamento dei prezzi. Sembra ora terminata la fase di correzione degli ultimi due mesi ed il cross anche tecnicamente (testa/spalla) sembra pronto per un affondo in area 0.73/0.72.
L'indecisione della FED e il livello dei tassi australiani hanno sicuramente rallentato il processo di indebolimento del cambio che tuttavia, una volta scemata l'attenzione sulle vicende europee, potrebbe tornare a catturare l'interesse degli investitori soprattutto nell'ultima parte dell'anno quando si dovrebbero concretizzare le aspettative di rialzo dei tassi americani.

Mauro Zaniboni, ASSIOM FOREX

 


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