Attenzione al dollaro australiano
Zaniboni (ASSIOM FOREX): è interessante la situazione tra la divisa aussie e i rapporti contro dollaro USA, Nuova Zelanda e Yen giapponese
All'indomani del risultato del Referendum Greco da cui è uscita una schiacciante maggioranza di NO (61% contro 39%) alla proposta fatta dall'Europa per rimetter in sesto il Paese, i mercati hanno reagito con eccessiva calma.
I punti di domanda sono tanti e tali che è difficile fare previsioni sugli sviluppi che la crisi greca potrà avere nel medio termine e quali le possibili soluzioni che cercheranno di prevenire l'uscita del paese dall'euro.
Nell'attesa di sbrogliare una matassa che sembra complicarsi sempre di più suggerisco di rivolgere l'attenzione all'emisfero australe ed in particolare al Dollaro Australiano ed al rapporto contro Dollaro USA, Nuova Zelanda e Yen giapponese.

Certamente gli ultimi due non sono tra i cross più comuni trattati in Europa tuttavia come possiamo immediatamente notare dai grafici l'andamento dei prezzi, unitamente ad alcune specifiche situazioni macro economiche offrono un ottimo livello di entrata per costruire una posizione corta di AUD.
In un panorama economico globale in cui si cresce ad un ritmo piuttosto lento, l'Australia non sta facendo eccezione e più di altri Paesi sembra essere influenzata dal persistente ribasso del comparto materie prime.
In simili circostanze è ragionevole prevedere che la politica monetaria rimanga espansiva per dare supporto ai consumi e al credito. Il comparto export ha contribuito in modo importante alla crescita mentre la domanda interna si è fermata poco sotto l'1%.
Questione a se' la crescita dei prezzi sul mercato immobiliare di Sidney, che costringe il governo e i regulators locali ad un serrato monitoraggio di eventuali bolle speculative.

Il valore del Dollaro Australiano si è ridotto nell'ultimo anno di circa il 25% contro il Dollaro Usa ma ci si attende ulteriore debolezza se rapportato ad un basket di monete asiatiche a maggior ragione in un contesto di bassi prezzi delle commodities e all'incombente slow down cinese.
Nel periodo estivo la banca centrale australiana si incontrerà per 3 volte a fronte di un unico incontro di quella neozelandese. Al momento il mercato non prezza riduzioni del costo del denaro per l'AUD (refi rate al 2.00%) mentre incorpora 25bp di taglio per la Nuova Zelanda il cui base rate è al momento 3.25%.