Il mobile è sempre più presente nella quotidianità dei consumatori italiani, tanto che 4 italiani su 10 affermano di utilizzare smartphone (44%) e tablet (42%) per ricercare online informazioni su prodotti e servizi che vorrebbero acquistare. Queste ricerche hanno luogo soprattutto indoor, confermando la tendenza, già consolidata all'estero, dell'ATAWAD (Anytime, Anywhere, Any Device): gli italiani per esempio utilizzano i propri dispositivi non solo outdoor sui mezzi di trasporto o in spazi pubblici (63%), ma soprattutto indoor a casa, in ufficio, a scuola (79,5%), così come nei negozi (33%). E se il 67% si affida all'online per ricercare informazioni su prodotti e servizi, c'è ancora un 19% che continua a recarsi nel punto vendita.
Mobile payment: 2015, l'anno della svolta
Interessanti anche i risultati raccolti sul mobile payment. Il 2015 potrebbe, infatti, essere l'anno della svolta grazie anche al lancio sul mercato della piattaforma Apple Pay e alla nascita di innumerevoli start-up nel settore dei pagamenti. Al momento, solo il 10% degli italiani dichiara di aver utilizzato il cellulare per pagare in negozio, ma fa ben sperare la percentuale di coloro (69%) che, pur non avendo ancora usato il servizio, sarebbero contenti di farlo in futuro. Brand e retailer dovranno pertanto adottare presto tali piattaforme contactless.
eCommerce: shopping experience personalizzate per conquistare il cliente
Il 69% degli intervistati italiani ha affermato di aver comperato online nell'ultimo mese, preferendo soprattutto il laptop (46%), e il desktop (36%). L'acquisto attraverso mobile, invece, fa registrare in Italia dati più bassi rispetto alla media globale sia con smartphone (ITA 17% Vs Global 28%) sia con tablet (ITA 14% Vs Global 20%). E sempre secondo l'indagine, la personalizzazione è l'asso nella manica per poter conquistare cuore e portafoglio dei clienti. L'84% di chi acquista in rete, infatti, dichiara di loggarsi sui siti di e-commerce, principalmente per poter ricevere promozioni tailor made (45%). Inoltre, il 53% del campione afferma di comperare di più quando si trova di fronte a proposte personalizzate. La consegna perfetta? Per il 41% la spedizione gratuita è tra gli aspetti più importanti nell'esperienza di acquisto online, insieme alla puntualità (21%) e alla possibilità di restituire la merce acquistata con facilità (19%).
ROPO: per 8 italiani su 10 è ormai una consuetudine
Il ROPO (Research Online Purchase Offline), ossia la tendenza a ricercare online prodotti e servizi prima di procedere all'acquisto nei punti vendita tradizionali, è un'abitudine sempre più diffusa tra i consumatori. L'86% degli italiani dichiara, infatti, di scandagliare la rete per trovare informazioni utili sul prodotto, prima di recarsi in negozio per toccarlo con mano (56%), controllarne il prezzo visto online (32%) o ancora avere consigli dal personale in store (29%).
Showrooming: in Italia, il prezzo è il decision maker
Il 78% degli italiani afferma, invece, di utilizzare direttamente nel punto vendita lo smartphone per verificare se il prodotto è disponibile su altri canali - off e online - ad un prezzo più basso. Tale tendenza - opposta al ROPO - è definita Showrooming e sta prendendo sempre più piede nel processo di acquisto degli italiani: la quasi totalità del campione (95%) che negli ultimi 30 giorni ha acquistato un prodotto via smartphone, ha visitato prima il negozio. Ed è proprio la possibilità di comprare ad un prezzo più vantaggioso a spingere i consumatori allo showrooming: il 96% degli intervistati dichiara che uscirebbe dal negozio se lo sconto applicato altrove fosse del 20%. Tra i settori più colpiti dall'effetto showrooming, vi sono soprattutto i "premium price": la Tecnologia (58,5%), l'Home Living (46%) e il Fashion (43%).
Retail: il 50% degli italiani si collega al wi-fi del negozio per chiedere l'opinione degli amici
Le nuove tecnologie giocano un ruolo fondamentale anche nella decisione finale d'acquisto: una volta entrati nel negozio 6 intervistati su 10 affermano di cercare e collegarsi alla rete Wi-Fi disponibile per confrontare i prezzi dei prodotti (51%) e per avere l'opinione di amici e familiari attraverso una chiamata o un sms (53%) o ancora per inviare loro una foto del prodotto (49%).
Innovation: agli italiani il commesso piace con il tablet
L'introduzione di servizi digitali nei negozi piace agli italiani, per i quali lo smartphone dovrebbe assumere sempre più il ruolo di personal shopping assistant che ti riconosce, ti aiuta e tiene traccia di quello che fai. Per esempio, il 70% degli intervistati sarebbe contento di poter controllare via smartphone, in completa autonomia, la disponibilità dei prodotti nel punto vendita, al 66% piacerebbe poter usare una carta di fidelizzazione direttamente dal cellulare e al 62% piacerebbe essere riconosciuto automaticamente una volta entrato in negozio per ricevere offerte personalizzate o servizi aggiuntivi. E il rapporto umano con il commesso? Sembra essere sempre più trascurabile: il personale alla vendita con tablet piace al consumatore perché permette di trovare facilmente nuove idee ed ispirazioni (73,5%), risparmiando tempo nelle conversazioni (65,5%).
Social influencer: amici e familiari più affidabili di blogger e opinion leader
L'esperienza di acquisto è sempre più influenzata dai social network. In Italia Facebook continua ad essere il più utilizzato con l'80,5% del campione che si è loggato al proprio profilo nell'ultimo mese. Segue un 58% di utenti che ha preferito YouTube ed un insospettabile 40% su G+. Il 42% degli italiani - la maggior parte di questi appartenenti ad una fascia d'età compresa tra i 18 e i 34 anni - condivide abitualmente il proprio acquisto sui social. Il 18% di questi, poi, ha affermato di postare l'oggetto comprato per ottenere un reward promosso dal brand scelto, mentre il 35,5% sarebbe disposto a farlo in caso di eventuale sconto sull'articolo.
Infine, 7 persone su 10 (69%) sono interessate alle recensioni altrui sull'acquisto e l'utilizzo di un servizio o un prodotto, ma attenzione: i web influencer sembrano aver perso il loro appeal. Solo il 21% dei consumatori afferma, infatti, di ritenere valide le opinioni di esperti, giornalisti e blogger, contro il 36% degli italiani che preferisce affidarsi al consiglio di un familiare, di un amico o di un conoscente.
È possibile scaricare la versione più dettagliata della ricerca al link: http://bit.ly/connected_commerce_ita
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