Come reagire di fronte al rialzo sui mercati?
Craquelin (Financière de l'Echiquier): la situazione si dimostra ragionevole in Europa ma sicuramente tesa negli Stati Uniti che compiono il sesto anno consecutivo di rialzi
All'inizio dell'anno accennavamo alla felice congiuntura astrale in Europa basata su tre grandi fattori incoraggianti: un ritrovato potere d'acquisto dovuto alla flessione del prezzo del barile, il deprezzamento dell'euro di fronte al dollaro, favorevole alle aziende esportatrici, e una politica di quantitative easing aggressiva della Banca Centrale Europea.
Nel frattempo l'indice Stoxx Europe 600 ha messo a segno un +16%: cosa fare ora?
"L'ampiezza dei movimenti è sempre sottovalutata in Borsa".
Il vecchio detto per noi si traduce concretamente in una cessione parziale delle linee, mantenendo tuttavia una view positiva sull'Europa.

Una panoramica macroeconomica chiarificatrice
La politica proattiva della Banca Centrale Europea inizia a produrre effetti tangibili.
Nel corso della conferenza stampa del 5 marzo, Mario Draghi ha confermato le misure di acquisto di titoli e ha evidenziato un punto importante: per il secondo mese consecutivo ormai la produzione creditizia tende al rialzo.
Va del resto di pari passo con un rilancio dei consumi.
Il contesto generale migliora.
Per la prima volta da 3 anni si assiste a una revisione verso l'alto dei PIL in Europa.
I mercati si inquadrano ancora in una dinamica di sorpresa positiva, come sta a indicare l'indice di sorpresa economica pubblicato da Citigroup.
Il forte irripidimento indica che gli operatori da due mesi ormai "rincorrono il mercato".
I flussi a favore dell'Europa sono ingenti (tra 5 e 6 Mld di dollari settimanali in provenienza dagli Stati Uniti da sei settimane ormai).