BusinessCommunity.it

20/12/2023

leisure

Libro: Imprenditori e Merge and Acquisition - Strategie, interlocutori e strumenti per valorizzare le quote azionarie

Eugenio Morpurgo: conoscere le potenzialità può davvero salvare l'impresa e la sua proprietà

Più capitale significa avere più opzioni da giocare. Meno capitale significa esporsi ai costi di prossime crisi, e dover richiedere ancora una volta l'intervento pubblico e nuovo debito. Non possiamo permetterci questo. È una storia che abbiamo visto troppe volte. Se pensiamo ai 5.300 miliardi di euro e al filo troppo sottile che collega il risparmio all'economia reale, la soluzione è di rendere questo filo molto più spesso. Anche per proteggere i risparmi stessi, che non possono essere esposti al rischio silente dell'inflazione o abbandonati alle cripto-tentazioni senza protezione, perché l'uno e le altre ne distruggono la forza. 

Che cosa manca perché questo passaggio possa finalmente avvenire? È possibile che si affermi veramente un ecosistema favorevole al mercato dei capitali e atto a rovesciare l'assetto 30-70 (ossia 30 per cento di mezzi propri e 70 per cento di debito) che contraddistingue da sempre il contesto imprenditoriale italiano? 

Il tema è trattato con un approccio molto interessante da Eugenio Morpurgo nel suo recente scritto Imprenditori e M&A.  Strategie, interlocutori e strumenti per valorizzare le quote azionarie, edito da Egea.

Negli ultimi anni, sostiene l'Autore, la gamma di strumenti finanziari utilizzati nelle operazioni straordinarie si è fatta più ricca e articolata. Fusioni e acquisizioni si sono moltiplicate, la provenienza geografica degli investitori differenziata e la loro platea ampliata e segmentata, con dotazioni crescenti e focus variegati quanto a dimensione dell'investimento, modalità di intervento, vocazione territoriale e settoriale. Gli imprenditori si trovano così a compiere scelte complesse, scoprendosi molte volte impreparati quando si tratta di affrontare il tema della valorizzazione del loro patrimonio aziendale in uno dei momenti più importanti della vita dell'impresa, quello della sua cessione.  

Il libro interpreta dunque il punto di vista dell'imprenditore nelle operazioni di finanza straordinaria, con un focus sulla realtà italiana e sulle aziende di medie dimensioni non quotate, affrontando nel dettaglio i seguenti aspetti: la scelta della finestra temporale più idonea a valorizzare l'azienda; la decisione se cedere una quota totalitaria, di maggioranza o di minoranza, attuare operazioni più sofisticate quali fusioni e joint venture o, ancora, accedere alla quotazione (tramite IPO o tramite SPAC); l'identificazione della categoria più adatta di potenziali acquirenti (fondi di private equity, holding di investimento locali o internazionali, fondi sovrani, fondi pensione, fondi infrastrutturali, family offices, club di investitori) a seconda della struttura di operazione che si intende adottare, dell'orizzonte temporale e delle attese sul contributo strategico e gestionale del partner e sulla governance (con particolare attenzione alle clausole di exit); i fattori che portano alla determinazione del prezzo; la decisione sulla strategia di vendita; la scelta dei metodi di pagamento.

  

L'Italia ha da sempre un'innata cautela nel promuovere azioni che vadano nella direzione decisa dello sviluppo, così come è sempre più attenta a redistribuire piuttosto che a creare. I tempi richiedono tuttavia una velocità diversa e agire per un salto definitivo del nostro mercato dei capitali lascerebbe un segno importante nella storia nazionale. 

L'espressione M&A citata nel titolo potrebbe richiamare infatti a un nuovo lavoro dedicato ai temi più tecnici legati al processo di acquisto e cessione delle quote azionarie ? tema su cui peraltro esiste un'abbondante letteratura. Ma la sorpresa è proprio qui: come afferma lo stesso Autore nelle pagine iniziali, l'aspetto tecnico di una delle transazioni più diffuse nel mondo dell'investment banking non è l'elemento che traina le operazioni e soprattutto non ne è il movente. Ogni operazione ha una motivazione ben più profonda che si collega agli obiettivi dell'imprenditore e dell'impresa, alla strategia di chi decide di lasciare e di chi decide di crescere. Per la prima volta, il tema delle operazioni di M&A viene visto scegliendo un'inquadratura completamente diversa, che non è quella dell'advisor o della banca ma quella dell'imprenditore che ha davanti a sé opzioni differenti e che ha la responsabilità (e il coraggio) di scegliere.


In questo mondo finanziario progressivamente più articolato dottrina e prassi spesso si concentrano sugli strumenti e i loro promotori, tralasciando ? o comunque collocando in secondo piano ? il punto di vista e le esigenze reali degli imprenditori che tuttavia sempre più spesso vengono sollecitati dalle proposte di investitori finanziari e altri soggetti strategici fortemente motivati nelle loro strategie di M&A e di consolidamento. 

Inoltre molte volte, quando si presenta il tema della valorizzazione del patrimonio aziendale e delle quote azionarie, l'imprenditore rinuncia a un approccio coordinato e sistematico, preferendo reagire a sollecitazioni esterne piuttosto che adottare una strategia proattiva. E nemmeno il più capace degli advisor finanziari può sostituirsi a lui nei momenti cruciali della decisione di exit, allorché sarebbe necessario disporre di un quadro completo e concreto delle alternative praticabili. 

Insomma, una buona lettura nel periodo delle lunghe festività con tutti i parenti intorno ad una tavola che, spesso, è la stessa dei CdA! 



Titolo: Imprenditori e Merge and Acquisition - Strategie, interlocutori e strumenti per valorizzare le quote azionarie




Autore: Eugenio Morpurgo




Editore: Egea




Federico Unnia 




Aures Strategie e politiche di comunicazione 


.


BusinessCommunity.it - Supplemento a G.C. e t. - Reg. Trib. Milano n. 431 del 19/7/97
Dir. Responsabile Gigi Beltrame - Dir. Editoriale Claudio Gandolfo


Copertina BusinessCommunity.it