Intelligenza Artificiale, fake News ed elezioni in un mix davvero pericoloso

Le elezioni in Argentina sono una dimostrazione reale di come l'AI possa influenzare i cittadini

In un'epoca in cui la politica si svolge sul palcoscenico digitale, le elezioni in Argentina hanno preso una piega cinematografica, alimentata da un arsenale di immagini generate dall'intelligenza artificiale e fake news. Secondo uno straordinario scoop del New York Times, l'utilizzo massiccio dell'AI ha trasformato la campagna elettorale in un vero e proprio spettacolo visuale.
I due protagonisti di questa stravagante saga politica sono il ministro dell'economia uscente Sergio Massa e l'ultraliberista Javier Milei. La battaglia si combatte non solo nei discorsi e nei programmi, ma anche attraverso immagini create ad hoc per suscitare emozioni e influenzare il voto dell'elettorato.
Sergio Massa, in una serie di ritratti creati ad arte, è stato trasformato dai suoi sostenitori in un camaleonte politico. Da leader sovietico a soldato in guerra, da acchiappafantasmi a Indiana Jones, le immagini lo dipingono in ruoli che vanno ben oltre il suo mandato da ministro dell'economia. Una campagna di immagini che, se prese sul serio, farebbe pensare che Massa sia pronto a unirsi alle forze sovietiche o a intraprendere un'avventura archeologica.

Dall'altra parte, Javier Milei, noto per la sua instabilità e per una retorica spesso fuori dagli schemi, è stato oggetto di una trasformazione altrettanto surreale. I suoi detrattori lo hanno raffigurato come un personaggio diretto da Stanley Kubrick in "Arancia Meccanica" o come un viaggiatore sperduto nel delirio di Las Vegas. Un tentativo di dipingerlo come il "cattivo" della storia politica argentina.
Le fake news, però, non si limitano alle immagini. La rete è stata invasa da storie elaborate e ingegnose. Massa è stato accusato di guidare un ipotetico partito comunista cinese, mentre Milei è stato idealizzato come un leone impavido, pronto a difendere l'ordine politico con forza e ferocia.
In un clima in cui la realtà si confonde con la finzione, il sarcasmo sembra essere l'unica risposta appropriata. Forse dovremmo prepararci a vedere Massa come protagonista di un nuovo blockbuster o Milei come l'antagonista di una saga di successo. Ma, nel frattempo, resta il dovere di districare il vero dal falso in questo intricato labirinto di immagini e notizie manipolate.
In un'epoca in cui la politica si trasforma in uno spettacolo, è essenziale che gli elettori affrontino queste rappresentazioni con uno sguardo critico, magari anche ironico, pronti a separare la realtà dalla fiction politica che popola le loro timeline.

La politica non è showbusiness.